Dal suo arrivo a gennaio qualcosa a Maranello è cambiato: una squadra unita all’unico grido di “vietato sbagliare”
La notizia del giorno è sicuramente la tensione che si respira a Maranello tra le mura della Scuderia Ferrari, in particolare dopo le divergenze che ci sarebbero state, secondo il Corriere dello Sport, tra Benedetto Vigna (AD della Rossa) e Frederic Vasseur.
Dopo l’addio di David Sanchez come capo aerodinamico, arrivano altre voci che testimoniano come il clima a Maranello non sia così tranquillo come nelle scorse settimane.
Fred Vasseur, come riportato, avrebbe richiesto più poteri: una richiesta legittima, visto che sembrerebbe che tra i 10 team principal sulla griglia sia quello con meno potere decisionale.
La strategia del francese sembra essere delineata: chi sbaglia, paga. Una rivoluzione per costruire da zero un ciclo vincente, dove l’unico intoccabile sembra essere Charles Leclerc. Per tutti gli altri, invece, non c’è più tempo da perdere: o si vince, o sei fuori.
Una filosofia che a Maranello mancava da anni, probabilmente dagli anni d’oro di Michael Schumacher e Jean Todt, dove anche lì si costruì un ciclo vincente partendo da una squadra rivoluzionata: Vasseur sa di avere in mano l’occasione della vita, e vedere qualcuno che gli impedisce di imporre le sue idee, probabilmente, lo infastidisce.
Ecco che mai come oggi il cambio da Binotto a Vasseur sembra essere stata davvero la mossa giusta per tornare a vincere dopo 16 anni. Forse non sarà quest’anno, magari nemmeno il prossimo, ma la mentalità dell’ex Alfa Romeo è giustissima: porre le basi per un futuro solido. Ecco, proprio la solidità è ciò che è mancata in questi anni a Maranello, a partire dalla posizione dello stesso Mattia Binotto, eccellente come ingegnere ma inesperto come manager, messo senza motivo a gestire la scuderia più celebre al mondo (lui stesso, in Drive To Survive, ha ammesso di aver subito pressioni enormi, definendo la Ferrari come la “Nazionale Rossa”).
E i tifosi sono tutti con Fred: finalmente la squadra di Maranello ha trovato il suo traghettatore, sperando che sia la scelta giusta per interrompere un digiuno indigesto che ha creato enormi malumori dalle parti di Maranello.
Fonte immagini: Scuderia Ferrari