Dopo essere stato l’unico non top-team sul podio nel 2022, il 2023 è partito sin dall’inizio con il piede sbagliato…
Un anno iniziato con il piede sbagliato per la McLaren. Il team di Zak Brown, quinto nei costruttori e unico team a finire sul podio (esclusi i tre top Red Bull, Ferrari e Mercedes) a Imola con Lando Norris, è in enorme difficoltà già dai test, quando le dichiarazioni erano già preoccupanti (“Abbiamo trovato una soluzione aerodinamica migliore di quella che abbiamo avuto ora, ma era troppo tardi”). Una crisi che nasce da lontano: già dalla presentazione navigavano i primi dubbi sul team, che ha comunque deluso le aspettative già parecchio basse.
Già dalle parole ai test del nuovo team principal Andrea Stella, infatti emergeva una certa preoccupazione su quanto questa vettura potesse essere realmente competitiva.
Ritiro al debutto assoluto in F1 per Oscar Piastri, il quale è probabilmente il miglior “millennial” della F1, diciassettesimo posto per un Lando Norris apparso infastidito da questa MCL60, in particolare nei test, quando (voci di paddock) narrano che il britannico si sia sfogato e abbia tirato un pugno al muro per la frustrazione di questa vettura che proprio non sembra funzionare.
E mentre il giovane australiano ha sofferto di un problema elettronico al volante, sostituito senza successo ai box durante il pit stop, Lando Norris si è trovato nelle retrovie per un problema alla power unit, che l’ha costretto a due soste prolungate per poter inserire aria nelle pance della vettura papaya.
Una vettura che sembra davvero essere nata sotto il malocchio, e che attende sviluppi rivoluzionari ed urgenti…
Fonte immagini: McLaren F1 Team