2018: problema ai freni, ritirato.
2019: incidente con Nico Hulkenberg, ritirato.
2020: gara annullata per Covid.
2021: problema al cambio prima del via, ritirato
2022: caos strategie al box Ferrari, conclude quarto.
Più che il gran premio di casa, per Charles Leclerc correre a Monaco, tra le strade dove è nato e cresciuto, sembra più una maledizione. Ritiri, incidenti, sfortune e problemi: una maledizione che sembrava essersi interrotta lo scorso anno, fino a quando però la Ferrari non mise in atto un vero e proprio ‘harakiri’ che fece passare Leclerc da una vittoria apparentemente scontata ad un quarto posto che sapeva di delusione incredibile.
E addirittura, allargando gli orizzonti, la situazione è ancora peggiore. In Formula 2 infatti, nei 3 ritiri stagionali su 18 gare, due li ha avuti proprio a casa sua, a Montecarlo: in entrambe le gare disputate nel Principato, infatti Charles Leclerc si è dovuto ritirare e non ha mai concluso sotto la bandiera a scacchi.
Finita qui? Non proprio. Lo scorso anno a Monaco si è disputata la Gara delle auto storiche, dove si corre tra le vie del Principato con le vetture delle scorse epoche di F1: Leclerc si è presentato con la vettura di Niki Lauda, scomparso proprio durante il weekend di Monaco nel 2019. Risultato? Problema ai freni della vettura alla Rascasse, la leggendaria curva del circuito, e auto a muro, con conseguenti danni seri al posteriore. Una fortuna però: visti gli standard di sicurezza delle auto degli anni ’70, le conseguenze per il ferrarista potevano essere ben più serie.
Sarà il 28 maggio 2023 il ‘redemption day’ di Charles Leclerc, quando si correrà il GP di Montecarlo? Una prima previsione la avremo dai test del 23-25 febbraio, dove scopriremo se la nuova SF23 (che verrà presentata domani alle 11:15) sarà davvero competitiva…