Quando tre punti separano Max Verstappen dalla conquista del tuo terzo titolo mondiale…
Tre erano i punti che separavano Max Verstappen dal suo terzo titolo mondiale.
Se a Suzuka il team della Red Bull si è portato a casa il titolo costruttori, nella Sprint Race del weekend in Qatar il campione in carica si è preso anche il titolo piloti. Reduce da una stagione completamente dominata da lui, può ritenersi molto soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad ora.
Il leone che c’è in Max Verstappen
Il Max Verstappen di qualche anno fa, probabilmente, non avrebbe nemmeno immaginato di poter diventare il personaggio principale di almeno tre dei capitoli della storia della Formula Uno moderna.
Una Formula 1 noiosa, come alcuni hanno iniziato a definirla; ma noiosa per via di cosa? Per via dei domini che, via via, in un modo o nell’altro hanno caratterizzato questo sport? Oppure perché, effettivamente, non è più la categoria di una volta? Dove era realmente il binomio pilota-monoposto a fare la differenza.
Al momento il pilota olandese può essere considerato il più stabile della griglia, tuttavia il vecchio Max non l’ha mai abbandonato. Quello con il carattere da guerriero, talvolta testardo, duro, aggressivo; quel Max che nel 2021 cercava di agguantare chi di titoli ne aveva già sette.
Quel Max che a Singapore, in evidente difficoltà dopo un weekend tutt’altro che felice, ha fatto uscire quel lato di sé che non vedevamo da un po’. “Una vittoria possono anche prendersela” si era aperto in team radio riguardo al primo posto di Carlos Sainz. Ma a Suzuka, la volta dopo, si è preso ogni cosa; facendo vedere a tutti quanto fosse stata cosa di un solo fine settimana.
Tempo al tempo
Chissà se il Max bambino, quello con i sogni più grandi di lui, avrebbe mai immaginato che il suo nome sarebbe stato riconosciuto anche da chi la Formula 1 non l’ha mai seguita. Eppure è bello come, in un mondo come questo, quel briciolo di possibilità possa diventare realtà.
Non resta altro che aspettare di scoprire cosa ci riserverà il prossimo anno, nel frattempo possiamo solo fare i complimenti a chi sta scrivendo record su record.
Foto: Oracle Red Bull Racing