Un debito di 3 miliardi di euro costringe il colosso austriaco a fermarsi: ecco le misure prese e le parole del CEO Stefan Pierer
Purtroppo è tutto vero: KTM sta attraversando un’enorme crisi finanziaria. A 90 anni dalla sua fondazione, la casa produttrice austriaca si è trovata costretta a licenziare numerosi dipendenti, ma questo non è bastato a sanare l’enorme debito: KTM ha quindi dovuto presentare l’istanza di fallimento, presso il tribunale di Ried.
KTM fa parte del Pierer Mobility AG, la quale sulla propria pagina web ha pubblicato un comunicato ufficiale che spiega la situazione finanziaria della casa motociclistica. Il 29 novembre 2024 è stata depositata da parte della società la domanda di avvio di una procedura di ristrutturazione giudiziaria con autoamministrazione. L’obiettivo di questa azione è quello di concordare un piano di risanamento con i creditori entro 90 giorni.
A livello pratico cosa comporterà questa decisione? Oltre a numerosi licenziamenti, l’azienda andrà incontro a un probabile stop della produzione della fabbrica austriaca di Mattighofen per i primi due mesi del 2025. Inoltre, più di 3.000 dipendenti non saranno più pagati da KTM, ma attraverso il fondo di compensazione per l’insolvenza.
LE PAROLE DEL CEO STEFAN PIERER
Stefan Pierer, CEO di KTM ha parlato in un video Youtube circa la situazione economica. Queste le sue parole: “Negli ultimi trent’anni siamo cresciuti fino a diventare il più grande produttore di motociclette d’Europa. Ispiriamo milioni di motociclisti in tutto il mondo con i nostri prodotti. Adesso facciamo una sosta per il futuro. Il marchio KTM è il lavoro della mia vita e lotterò per questo”.
Rispetto al nuovo co-CEO, invece, si è espresso così: “Gottfried Neumeister ha portato un’esperienza straordinaria e una boccata d’aria fresca e ha dato un contributo significativo per affrontare la situazione attuale. Sono convinto che insieme riportaremo l’azienda sulla strada del successo”.
Cosa succederà alla MotoGP?
Al momento, questa crisi finanziaria non sembrerebbe coinvolgere il motorsport. Sebbene non siano state rilasciate dichiarazioni ufficiali in merito, infatti, gli accordi con gli sponsor e la partnership con RedBull dovrebbero bastare per permettere ai due team di MotoGP di scendere regolarmente in pista, nonostante questa situazione di enorme incerezza.
Foto: KTM