Sergio Perez si è mostrato molto fiducioso in conferenza stampa, la Red Bull dovrà decidere il suo futuro dopo il GP di Abu Dhabi.
Sergio Perez è intervenuto nella conferenza stampa del giovedì del Gran Premio del Qatar, penultimo appuntamento stagionale. Un campionato da dimenticare per il messicano che è sempre sulla graticola e la Red Bull, come confermato da Helmut Marko, deciderà il futuro dell’ex pilota della Sauber al termine della gara di Abu Dhabi.
Perez, dal canto suo, si è mostrato piuttosto fiducioso sulla prossima stagione analizzando il campionato attuale. Queste le sue parole: “In gara a Las Vegas non ci aspettavamo che il degrado fosse così severo, anche con la gomma dura. Ci sono stati dei miglioramenti, con l’assetto ci stiamo avvicinando. Non eravamo così competitivi ma penso che questa pista dovrebbe essere adatta a noi. Un riscontro del 2024? Ho avuto un buon inizio ma appena siamo tornati in Europa, c’è stata una svolta in negativo.
Ci siamo persi con la nostra vettura, in alcuni weekend le cose non sono andate nel verso giusto, in altri weekend abbiamo esplorato varie arie ma devi sono concentrarti su poche cose. A volte va così in Formula 1, possiamo dare una svolta per la prossima stagione. E’ difficile dire cos’avrei potuto fare meglio. La macchina è cambiata e mi ha richiesto tempo per adattarmi. A volte non è semplice comprendere i dati e guidare sopra i problemi, per me è stato più difficile rispetto a Max. Identificare i problemi prima avrebbe potuto aiutare”.
Sulle difficoltà incontrate nel corso della stagione Perez ha aggiunto: “Per chi non è nel team è difficile capire quando sei molto lontano e quando non sei in grado di estrarre il 100% dalla vettura. Come team stiamo facendo in modo di sistemare tutto. Alla fine il team ha tutte le informazioni, io posso esprimermi fino ad un certo punto qui. C’è un motivo se abbiamo prolungato il mio contratto”.
E su Verstappen: “E’ stata la sua migliore stagione per il modo in cui ha spinto il team in tutte le aree. Ha fatto un passo in avanti fuori dalla macchina. Alla fine lavoriamo come squadra. Sono qui da 14 anni e non ho mai parlato pubblicamente dei miei contratti”.