Liam Lawson critica McLaren definendo “insensata” una scelta del team Papaya

di Letizia Ganci

Il pilota neozelandese, connazionale di Bruce McLaren, ha criticato la decisione, risalente al 1981, del team papaya di sostituire l’inno “God Defend New Zealand” con quello britannico.

Arrivano critiche amare per la squadra di Andrea Stella da parte del pilota Racing Bulls, Liam Lawson; il neozelandese – proprio come Bruce McLaren, il fondatore dell’omonima scuderia di Formula 1 – ha espresso il suo disappunto nella scelta della squadra di riprodurre il celebre inno britannico sul podio, piuttosto che quello della Nuova Zelanda. 

McLaren F1 Team, infatti, è stata fondata grazie all’intuizione del pilota neozelandese Bruce McLaren nel 1963; da quel momento fino al 1980, il team batteva la bandiera del fondatore e pertanto, veniva suonato l’inno della “Aotearoa”. Tuttavia, quando la squadra si fuse con l’operazione Project Four di Ron Dennis, la licenza passò ad essere britannica, e così anche “God saves the Queen (ora “God saves the King“) iniziò a risuonare sul podio per celebrare le vittorie del team.

Lawson critica McLaren sulla scelta di suonare l'inno britannico: "Non ha senso".
Lawson critica McLaren sulla scelta di suonare l’inno britannico: “Non ha senso”.

Non ha senso. È una squadra neozelandese, il nome è ancora McLaren. Non ho idea (del motivo per cui abbiano cambiato l’inno, ndr)” ha affermato pilota di Racing Bulls durante la sua presenza nel podcast Red Flags, per poi continuare prendendo come esempio la squadra di Christian Horner, la quale nonostante abbia sede nel Buckinghamshire inglese, a Milton Keynes, continui a riprodurre l’inno nazionale dell’Austria – luogo dove è stato fondato il team, definendo la scelta dell’attuale team McLaren insensata.

La Red Bull suona l’inno nazionale austriaco e la squadra ha sede nel Regno Unito. La McLaren ha sede nel Regno Unito, ma è una squadra della Nuova Zelanda. È una completa stupidaggine, ad essere onesti, soprattutto se sei della Nuova Zelanda, perché Bruce McLaren è una leggenda assoluta” ha continuato Liam Lawson, il quale è solo uno dei tre neozelandesi a correre in Formula 1 dopo il cambiamento in casa McLaren.

La nascita del team McLaren in pillole

Nei primi anni Sessanta, Bruce McLaren fondò la McLaren Motor Racing Ltd con sede a New Malden a Londra dopo aver vinto, insieme al team Cooper, il Gran Premio di Monaco nel 1962, anno precedente alla nascita della squadra omonima. Inoltre, il pilota neozelandese fu il primo pilota più giovane a vincere una gara di Formula 1; successo che avvenne durante il Gran Premio degli Stati Uniti nel 1959 quando McLaren aveva soli 22 anni. Il fondatore della squadra, diretta adesso dall’italiano Andrea Stella, è stato attivo in Formula 1 dal 1959 al 1970, anno della sua morte avvenuta al circuito di Goodwood, contando 4 vittorie, 27 podi, 3 giri veloci.

Foto: Visa Cash App RB F1 Team.

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