Il team americano torna dal Brasile con 0 punti, e perde la sesta posizione a favore dell’Alpine.
Passo indietro per la Haas in questo fine settimana: dopo gli ultimi 2 appuntamenti molto positivi, il team americano non riesce a conquistare punti nel Gran Premio di San Paolo, caratterizzato da colpi di scena sin dal venerdì. Infatti, il weekend è iniziato con il comunicato a sorpresa della Haas, che ha annunciato l’indisponibilità di Kevin Magnussen, malato, dapprima solo per il venerdi e poi per tutto l’appuntamento, sostituendolo con il futuro pilota del 2025 Ollie Bearman.
Dopo un venerdì molto positivo, con il giovanissimo pilota inglese classe 2005 in grado di conquistare il Q3, il weekend si è complicato a partire dalla Gara Sprint, con il ritiro per Hulkenberg a causa di un problema allo scarico e con il quattordicesimo posto di Bearman. Domenica mattina è stato poi il turno delle “vere” qualifiche, caratterizzate dalla pioggia: è stata la prima sessione in Formula 1 sul bagnato per il pilota inglese, che, al pari del compagno di squadra, è stato eliminato in Q1.
Bandiera nera per Hulkenberg: ecco il motivo!
In gara poi, tra i numerosi eventi strani, dobbiamo registrare la squalifica ai danni di Nico Hulkenberg, annunciata in regime di bandiera rossa a causa dell’incidente di Franco Colapinto. Era dal Gran Premio del Canada 2007 che i commissari non sventolavano la bandiera nera ai danni di un pilota, quando Giancarlo Fisichella e Felipe Massa furono squalificati per essere usciti dalla pitlane con il semaforo rosso. Ma quali sono i motivi che hanno portato a questa sanzione esemplare, la peggiore da applicare ad un pilota?
Nel giro 25, Nico Hulkenberg ha effettuato la prima sosta della sua gara, passando ad un nuovo treno di gomme intermedie. Due giri dopo, però. probabilmente a causa delle basse temperature delle coperture, il pilota tedesco ha effettuato un testacoda in curva 1, fermandosi in una zona molto bumpy, con le ruote anteriori che quindi non toccavano l’asfalto.
Così, entra in pista la Virtual Safety Car. Ma il pilota tedesco, invece di scendere dalla macchina, ha richiesto un aiuto ai marshall; dopo che questi ultimi hanno toccato la sua Haas, però, Hulkenberg è riuscito a rimetterla in moto, tornando così in pista e riprendendo la gara.
Questa azione è però vietata dal regolamento: infatti, un pilota non può proseguire la gara dopo che i marshall hanno toccato la sua vettura. In particolare, questa regola è stata introdotta per evitare quanto accaduto nel Gran Premio del Nurburgring del 2007, quando Lewis Hamilton, uscito di pista in curva 1, riuscì a proseguire la gara sfruttando l’aiuto di una gru, che spostò la sua Mclaren al di fuori della ghiaia in cui si era arenato.
Giornata nera per la Haas: le dichiarazioni dei due piloti
Al termine della gara, Hulkenberg ha spiegato cosa è accaduto nel corso del concitato giro 27: “Purtroppo, ho avuto bisogno dell’aiuto dei commissari poiché sono rimasto bloccato, il che è stato davvero sfortunato dopo un testacoda a bassa velocità. È stato un mio errore, ma è stato piuttosto sfortunato restare bloccato in quel modo; normalmente fai un testacoda ma poi riesci a continuare, quindi un piccolo errore ha avuto una grande conseguenza. È stato un weekend molto difficile e deludente.”
Invece, la gara di Bearman è stata molto travagliata: Ollie è stato protagonista di numerosi duelli, anche con il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, in un duello generazionale, vinta dal classe 2005 con un grande sorpasso all’interno della Descida Do Lago.
A fare da contraltare a queste battaglie sono i numerosi errori: ricordiamo ad esempio il tamponamento a Franco Colapinto nel corso del quarto passaggio, in cui ha anche rimediato una penalità di 10 secondi, e il testacoda alla curva Ferradura mentre era all’inseguimento di Carlos Sainz.
Ciò nonostante, il pilota inglese è stato comunque abbastanza soddisfatto del suo primo weekend in condizioni di pista bagnata in Formula 1: “È stata una gara dura e ci sono stati troppi errori da parte mia. Da un lato, abbiamo concluso in P12 – vicini ai punti – nonostante gli errori che ho commesso, ma dall’altro ci sono stati troppi errori e tempo perso. È stata una giornata davvero impegnativa, e sicuramente ho imparato molto. Prenderò gli aspetti positivi, come aver imparato la pista, cosa che non avrei dovuto fare prima del prossimo anno, e ovviamente aver gareggiato in queste condizioni, che sono rare, quindi è stato davvero prezioso.”
La Haas quindi lascia il Brasile senza punti, e con il sesto posto nella Classifica Costruttori da riconquistare, a causa del doppio podio conquistato dalla Alpine, che ha portato al team di Enstone un bottino di ben 33 punti.
FOTO: Ollie Bearman, F1, MoneyGram Haas F1 Team.