Seconda posizione da fuoriclasse per Max Verstappen mentre Sergio Perez ha concluso soltanto al diciottesimo posto.
E’ stata una qualifica a due facce per la Red Bull in quel di Città del Messico. Max Verstappen, che da solo sta tenendo in piedi la scuderia, ha concluso al secondo posto sfoderando l’ennesima prestazione da fuoriclasse assoluto. Dal giorno alla notte, invece, la prestazione di Sergio Perez che ha concluso la sua qualifica chiudendo al diciottesimo posto.
Una differenza enorme tra i due piloti, insostenibile per Helmut Marko. Non è un mistero che la Red Bull si stia muovendo sul mercato ed i contatti continui con Franco Colapinto potrebbero spingere Lawson al fianco di Max Verstappen con Perez appiedato per la prossima stagione. Prima del futuro, però, c’è il presente che regala l’ennesima qualifica da tre volte campione del mondo dell’olandese. Un giro incredibile, quello di Max, che ha piazzato la sua monoposto a soli due decimi dalla Ferrari di Carlos Sainz.
Le parole di Max Verstappen
Verstappen ha commentato così la qualifica in Messico: “Quella di oggi è stata una bella rimonta. Sapevamo che sarebbe stata difficile, non avendo raccolto dati al venerdì, per cui le FP3 sono state fondamentali per avere dei punti di riferimento per il weekend. Sapevamo che anche le qualifiche sarebbero state difficili, e inoltre la pista era molto sporca quando sono sceso in pista.”
“Ho cercato di fare del mio meglio e le ultime modifiche si sono rivelate vincenti: la vettura è migliorata, sono riuscito a spingere di più. Prima delle qualifiche abbiamo pensato che la seconda fila sarebbe stato già un grande risultato, e invece siamo in prima fila: meglio di quanto mi aspettassi. La gara resta una incognita, ma daremo tutto per i nostri tifosi”.
Le parole di Sergio Perez
Morale decisamente diverso per Sergio Perez, diciottesimo e mai competitivo sulla vettura, apparso anche commosso dopo essere sceso dalla macchina. Queste le sue parole: “Che modo deludente di concludere la mia qualifica, avevamo il passo per farcela, ma faticavo troppo: è successa la stessa cosa a Singapore e Austin. Andando a bassa velocità non riuscito a frenare o fermare la vettura, appena toccavo i freni la macchina scivolava o bloccava le gomme. E’ questo il problema più grande per me al momento, ed è peggiorato qui in Messico. Mancano ancora quattro gare e, come squadra, dobbiamo risolvere questo problema.”
“Ho dovuto adattare troppo la frenata e non avevo fiducia con la vettura. Questo è il posto peggiore per avere tutti questi problemi, sono davvero deluso. In questo Gran Premio volevo fare il miglior lavoro possibile. Spero di riuscire ad entrare in zona punti domani. Ho bisogno di provarci e fare del mio meglio, sarà difficile, ma lo devo ai miei tifosi, ai migliori del mondo, perché questa è la gara migliore del mondo”.
Foto: X Oracle Red Bull Racing