Il grande caos creato dal team di Silverstone sui track limits ha portato a guadagnare soltanto due punti: una protesta necessaria?
Ha fatto tanto discutere la scelta di Aston Martin di rivedere oltre 1200 possibili infrazioni dei track limits: il grande caos, infatti, non si sarebbe generato se il team di Silverstone non avesse richiesto la revisione dei limiti di pista qualche ora dopo il termine della gara.
Ma era davvero necessario? Per accaparrarsi un misero bottino (due punti in più a Fernando Alonso e uno a Stroll) l’Aston Martin si è messa da sola contro gli altri nove team: una posizione parecchio scomoda, soprattutto in uno sport come la Formula 1 dove spesso “l’unione tra i vari team fa la forza”.
Se è vero che i dettagli in una competizione simile contano, è altrettanto vero che ora si è creato un pericoloso precedente per il team di Lawrence Stroll, che potrebbe avere in futuro ripercussioni più serie.
Foto: Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team