Parla Maurizio Salvadori: “Protezioni criminali, Luca era cosciente dei rischi”

di Stefano Zambroni

Maurizio Salvadori, padre del compianto Luca Salvadori, ha espresso il suo pensiero sulla morte del figlio: “Lotterò perchè la sicurezza sia sempre massima”

Con compostezza, nobiltà ed eleganza, a quasi un mese dalla terribile tragedia del figlio Luca: per la prima volta Maurizio Salvadori, padre del giovane pilota e fondatore del team Trident (squadra di Formula 2, Formula 3 e FRECA), ha parlato pubblicamente e trattato il tema della morte del giovane figlio.

luca salvadori è campione del national trophy 1000Luca Salvadori, figlio di Maurizio Salvadori, scomparso a 32 anni in Germania
Luca Salvadori, figlio di Maurizio Salvadori, scomparso a 32 anni in Germania

In un commovente video su YouTube Maurizio chiede inizialmente se pubblicare i video del figlio Luca rimasti non pubblicati, chiedendo il parere dei suoi fan. Poi, la denuncia: le barriere del tracciato sono state posizionate “in modo criminale”, lasciandosi andare ad uno sfogo composto e riflessivo.

Il padre di Salvadori: “Fatalità, ma la sicurezza non si improvvisa”

Queste in merito le parole di Salvadori: Ho visto le immagini dell’incidente, al momento non sono visibili perchè sotto indagine. Luca era perfettamente cosciente dei rischi di queste gare, e l’incidente con Didier Grams è una fatalità, perchè quando la moto che precede va in highside è una fatalità.”

“Mi sento di dire, però, che le barriere di protezione sono state messe in modo criminale. Non sono il papà che cerca colpevoli per la morte del figlio, ma il tema della sicurezza è un tema che va portato avanti. Correre in pista e correre in strada ha rischi diversi, ma ciò non toglie che bisogna fare di tutto perchè la sicurezza sia sempre massima. La sicurezza è una scienza, e non si può improvvisare.”

Luca Salvadori, scomparso all'età di 32 anni
Luca Salvadori, scomparso all’età di 32 anni

“Questa sarà la missione che porterò avanti, con l’unico scopo che cose del genere in futuro si riducano, e che si faccia il massimo su questo argomento, cosa che non è stata fatta nell’ultima gara nella quale Luca ha partecipato. Ho parlato con alcuni piloti che seguivano Luca nelle posizioni dietro, e mi hanno detto di voler smettere: non si può giocare con la vita di piloti animati da sacro e sano entusiasmo, ma che si affidano a organizzazioni totalmente incompetenti”, conclude.

Foto: Luca Salvadori

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