Racing Bulls, la ex-AlphaTauri e Toro Rosso, stava per sparire: la conferma arriva direttamente da Peter Bayer, CEO del team di Faenza
Sono anni non semplici a Faenza: dopo il successo di Pierre Gasly a Monza nel 2020, la Racing Bulls (fino all’anno scorso AlphaTauri) sta faticando a tornare nelle posizioni di vertice, come confermato anche da un sesto posto nel costruttori che rischia di diventare settimo a causa di una Haas certamente più competitiva rispetto al passato.
Nel team, la situazione piloti non è certo ottimale. Negli ultimi due anni l’unica garanzia è rappresentata in Yuki Tsunoda: dall’altro lato del box, tra infortuni e sostituzioni a metà stagione, i piloti si sono scambiati per ben 5 volte in un solo anno e mezzo.
Da Nyck De Vries, durato soltanto una manciata di gare, al ritorno di Ricciardo, poi infortunato e sostituito da Lawson, poi nuovamente tornato in pista ed ancora una volta sostituito, questa volta permanentemente, dal neozelandese a partire dal GP di Austin.
Bayer: “Pensato di mantenere una sola scuderia”
In merito, il CEO di Racing Bulls ha espresso tutte le sue perplessità avute in passato sullo sciogliere o vendere il team di Faenza: “Red Bull ha impostato una sua strategia: non credo fosse un segreto che si è discusso sul fatto di mantenere entrambi i team o concentrarsi su uno solo, la Red Bull Racing…” esordisce Bayer a Motorsport Week, lasciando quindi intendere che a Milton Keynes si è discusso di una possibile cessione (o chiusura) del team satellite.
“Siamo però rapidamente giunti alla conclusione che no, vogliamo mantenere entrambe le scuderie: ci sono molti aspetti positivi in questo tipo di operazioni”, ha però replicato l’austriaco, calmando dunque le acque in merito ad un addio del secondo team con sede in Italia in Formula 1.
Foto: Visa CashApp Racing Bulls F1 Team