Si sentiva in debito, Charles.
Con quel casco non poteva essere così indietro, così in difficoltà. “Correre con i colori di Gilles era un’idea che avevo in mente da un po’, e ho pensato che il miglior posto dove fargli questa dedica era a casa sua… ma quel casco, così indietro, non si può vedere”, aveva detto al termine delle qualifiche.
Ne è uscita una gara da eroe: strategia decisa da lui, guida da maestro e quarto posto che sa di soddisfazione. Ma la dichiarazione post gara è in puro stile Leclerc: “È un buon quarto posto, ma io non sono qua per questo. Sarò felice solo quando tornerò a lottare per la vittoria”.
In pieno spirito Gilles.
E siamo sicuri che, da lassù, Gilles avrà apprezzato l’omaggio.
Nonostante Charles non abbia vinto, ma ciò non importa: “l’aviatore”, così lo chiamavano, non ha mai vinto un titolo mondiale. Eppure, nonostante abbia conquistato “solo” 6 vittorie e 2 pole position, è considerato uno dei più grandi talenti della storia è uno dei piloti più amati della Rossa.
Esatto: in cima a questa speciale classifica del cuore Ferrarista ci sono sia Gilles, sia Charles. Due piloti capaci di emozionare con il loro stile di guida spettacolare e al limite, sempre sul filo tra la magia e l’errore. Eppure, nonostante siano amati da tutti, nessuno dei due ha mai vinto un mondiale.
Charles ha ancora tempo per provarci, con quel colore rosso addosso al quale giura amore sin dal primo giorno, nella speranza che lo spirito a Maranello cambi presto.
Perché chissà, tra le tante persone che deve rendere campioni (Jules e papà Hervè su tutti), uno spazio, quando arriverà quel grande giorno, lo dedicherà magari anche a Gilles, per renderlo campione come lui.
Perché si, quel grande giorno, prima o poi, arriverà.
Foto: Scuderia Ferrari