Lewis Hamilton ha concluso al nono posto il GP di Baku: una gara tutt’altro che memorabile per il pilota britannico, che nel corso della gara ha faticato e non poco.
Fine settimana a due facce, tra gioia e delusione. Il weekend di Baku ha infatti sorriso a George Russell, arrivato a podio grazie allo scontro che ha visto Perez e Sainz terminare la propria corsa anzitempo. Lo stesso non si può però dire per Lewis Hamilton, che nel giorno in cui ha superato il traguardo dei 100mila chilometri percorsi in carriera è arrivato nono, dopo una gara tutta in salita, complici soprattutto i cambiamenti apportati alla sua monoposto all’ultimo secondo.
Il cambio di power unit e le regolazioni al setup hanno costretto il sette volte campione del mondo a partire dalla pit lane, al pari di Ocon. Le buone prestazioni offerte dalla Mercedes nel corso delle prove libere del venerdì e del sabato avevano fatto ben sperare, tanto che il britannico si era detto soddisfatto dell’assetto a disposizione.
Le parole di Hamilton e Wolff nel post gara
Quello che sembrava un weekend in grado di offrire buone possibilità di piazzarsi in posizioni importanti si è rivelato l’esatto opposto. Il tutto a cominciare dalle qualifiche, che hanno visto piazzarsi Russell e Hamilton rispettivamente al quinto e al settimo posto. A questo c’è da aggiungere le regolazioni apportate al setup in regime di parco chiuso e il cambio di power unit, modifiche che hanno costretto Hamilton a scattare inevitabilmente dalla pit lane.
Come se non bastasse, durante tutta la gara il pilota ha lamentato più volte il fatto di non riuscire a padroneggiare la vettura come avrebbe voluto, incolpando un setup tutt’altro che congeniale al suo stile di guida. Nel corso delle interviste si è poi lasciato andare a una disamina della gara, evidenziando cosa è andato storto: “È stato probabilmente il peggior bilanciamento che abbia mai avuto. Ho dovuto strattonare lo sterzo per rompere la trazione sull’anteriore e farla scivolare in ogni curva. È stato il modo più strano di guidare“.
Toto Wolff ha poi spiegato le motivazioni dietro la scelta di operare il cambio di power unit a Baku, condividendo anche i cattivi presagi di Hamilton riguardo la gara: “Abbiamo deciso di cambiare il motore qui e sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, perché è così difficile sorpassare a Baku. E così è stato. Nel momento in cui ci si avvicina, si surriscaldano le gomme e si retrocede“.
La scelte operate dal team principal della scuderia tedesca non hanno inficiato in maniera positiva sulle prestazioni dei piloti, anche se Russell è comunque riuscito portare a casa un terzo posto tutt’altro che scontato, soprattutto dopo aver faticato nel primo stint di gara. Con l’idea che aleggia nell’aria di un nuovo fondo a partire già da Austin, Mercedes spera di poter elevare ancora di più i propri risultati e chiudere l’anno nel migliore dei modi.
Foto: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team
