Ollie Bearman a Baku ha già avuto la capacità di dimostrare tutto il suo talento nel 2023 in F2: il britannico tornerà in F1 dopo l’esperienza tra i muretti di Jeddah
Come vi abbiamo annunciato negli scorsi giorni, Oliver Bearman prenderà il posto dello squalificato Kevin Magnussen nel GP di Baku. Il pilota britannico correrà per la seconda volta in Formula 1 dopo l’esordio a Jeddah con la Ferrari, gara che gli è valsa un contratto per la prossima stagione con il team Haas dopo aver finito a punti in una pista in cui il feeling con la macchina e la preparazione fisica sono fondamentali.
Oliver non sta brillando con il team Prema e, nonostante le 2 vittorie in stagione, si trova dietro il compagno di squadra Kimi Antonelli e lontano dalla vetta, complice una prima parte d’anno in cui la squadra italiana navigava in acque agitate. La gara in Arabia Saudita ha impressionato lo stesso i vertici della Haas e della Ferrari (che ha sicuramente indirizzato la scelta del team cliente per far crescere l’inglese per un ipotetico post-Hamilton).
Per la Haas il GP di Baku vale l’inizio del percorso della prossima stagione, anno in cui entrambi i piloti lasceranno il team per lasciare spazio proprio al talento classe 2005 e al francese Esteban Ocon, pilota con molta più esperienza che andrà molto presumibilmente a far crescere il talento di Bearman.
Bearman in F1 per replicare la prestazione della F2
Il weekend di Baku 2023 ha segnato un momento cruciale nella carriera di Oliver Bearman, allora giovane promessa della Formula 2. Su uno dei circuiti più complessi e tortuosi del calendario, con delle vetture difficili da contenere nelle stradine azere, Bearman ha brillato sia nelle qualifiche, dove ha conquistato la pole con il volante storto, che nelle due gare del weekend.
Nella Sprint Race, partito indietro a causa dell’inversione dei primi 10, è riuscito a rimontare e vincere la gara davanti a Frederik Vesti. Nella Feature Race, invece, ha dominato con un ritmo costante e una strategia perfetta, alternandosi al comando con Pourchaire per un solo giro e dominando tutto il restO, Riuscendo a conquistare una vittoria importante in ottica campionato. Questo successo ha consolidato il suo status di talento emergente nel motorsport, avvicinandolo sempre più al sogno della Formula 1.
Il Campionato 2023 finì tra alti e bassi per Bearman, che ancora non ha dimostrato la costanza necessaria per contendersi il Mondiale, nonostante sprazzi di talento che sono evidenti e che la Ferrari ha voluto blindare concedendo la monoposto Haas ad Ollie.
GP di Baku: una sfida fisica e mentale
Il Paese medio-orientale è conosciuto per le temperature calde che hanno sempre messo a dura prova soprattutto i motori delle monoposto di Formula 1, con gli ingegneri che sono arrivati a mettere ghiaccio nelle prese d’aria delle vetture per far sì che almeno nelle fasi iniziali di gara le temperature rimanessero basse. Questa problematica si riflette sui piloti e sulle loro condizioni di guida.
A Jeddah le forze G elevate avevano messo a dura prova il 2005 che in Azerbaijan, circuito molto impegnativo, dovrà combattere anche contro il caldo. Queste le parole di Bearman sulla sfida che lo attende: “È sicuramente una sfida maggiore entrare in gara come pilota di riserva, con tempo di preparazione limitato e così via, ma sono nella posizione fortunata di averlo già fatto all’inizio dell’anno con la Scuderia Ferrari, quindi posso almeno fare affidamento su quell’esperienza. La squadra è in buona forma al momento e farò del mio meglio per essere preparato con il tempo che abbiamo a disposizione. L’obiettivo è scendere in pista e avere un weekend solido in Azerbaijan”
Venerdì alle 11.30 ci sarà la prima sessione di prove libere, vedremo come Bearman si comporterà a bordo della VF-24, anche in vista 2025!
Foto: Ferrari, F1
