Le ultime 4 Pole Position disponibili (tra Sprint Shootout e Qualifiche) sono state guadagnate da Charles: arriverà la prima vittoria per Leclerc a Baku?
Charles Leclerc a Baku ha sempre dimostrato di essere competitivo, dagli anni della Formula 2 alla velocità con le monoposto di Formula 1. Uno dei primi sprazzi del talento nella carriera del monegasco è arrivato proprio in Azerbaijan, nella serie propedeutica alla F1. La storia la conosciamo un po’ tutti, quella della vittoria in onore al padre.
“Je t’aime papa”, “ti amo papà”. Questo il messaggio per il papà scritto sull’ala posteriore della sua Prema, indicato poi dopo Gara 1, dominata. Hervè Leclerc era morto pochi giorni prima a causa di una lunga malattia. Charles Leclerc, allora 20enne, arrivò lo stesso al circuito con una motivazione in più per vincere. Ci riuscì: Pole Position, Gara 1 e giro veloce. Questo fu l’inizio di un cammino fantastico che lo vede adesso in Ferrari.
Primi punti conquistati in Formula 1 nel 2018 a seguito di una gara folle, mentre nel 2019 aveva il passo per combattere per la Pole e per la vittoria, ma un errore alla sezione del castello gli fece commettere un errore madornale: Charles colpisce il muro ed è costretto a ritirarsi dalle qualifiche. Il passo c’è, ma la fortuna non è dalla sua parte.
La Ferrari a Baku si è dimostrata competitiva anche nel 2021, anno in cui Charles Leclerc conquista la prima delle 4 Pole consecutive. Si ripete l’anno dopo, quando avrebbe potuto puntare alla vittoria senza i problemi di affidabilità accusati a meno di metà gara. L’anno scorso nel Paese caucasico si disputava anche la Sprint Race, con risultati analoghi agli anni precedenti: Pole in qualifica, Pole nella Sprint Shootout, non convertite in vittoria a causa di una Red Bull imbattibile.
La Ferrari a Baku ha le carte in regola per vincere?
Reduci dalla gara di Monza vinta dalla Ferrari sognare di ripetersi è più che lecito: la SF-24 è una monoposto che funziona molto bene con assetti scarichi (proprio come ci ha dimostrato la tappa italiana) e con ottime velocità di punta (presenti a Baku, sede del rettilineo più lungo della stagione). La vettura del Cavallino genera invece molto grip longitudinale che si manifesta soprattutto in frenata e trazione, di vitale importanza nello stretto circuito cittadino di Baku.
Le caratteristiche della pista azera fanno ben sperare i Tifosi Ferrari che sono tornati a sognare dopo la storica vittoria di Charles Leclerc “a casa nostra”. Se la Rossa può far bene in Asia, al contrario la Red Bull potrebbe tornare in difficoltà, come a Monaco: il tracciato di Baku fa lavorare molto le sospensioni, tallone d’Achille di questa nuova RB20. Gli stessi piloti si sono detti preoccupati del comportamento della monoposto non solo a Baku, ma per tutta la stagione.
In conclusione sì, la Ferrari a Baku ha le carte in regola per puntare al gradino più alto del podio e Charles Leclerc ha sempre avuto un ottimo rapporto con il tracciato asiatico, perciò potrà ambiare alla vittoria per tenere in alto i sogni Mondiale della Ferrari!
Foto: Azerbaijan Circuit, Formula 1, Scuderia Ferrari HP