I due piloti italiani Fornaroli e Minì hanno dato vita ad un finale di mondiale thriller in Formula 3: a spuntarla è stato il pilota Trident all’ultima curva. E il palermitano viene penalizzato
Un duello senza esclusione di colpi, un’emozione da vivere tutta d’un fiato per un Autodromo di Monza infiammato dalle manovre di Gabriele Mini e Leonardo Fornaroli, con quest’ultimo che dopo la giornata di oggi è diventato campione della FIA Formula 3, al suo secondo anno nella categoria.
Sconfitto, ma solo nei punti in classifica, Gabriele Mini: i due hanno dato vita ad una strepitosa lotta durata tutta la gara, fatta di errori, di distrazioni, di sorpassi al limite ma soprattutto di tanta, tantissima velocità in pista.
Nonostante la posta in palio fosse alta, infatti, i due hanno chiuso al secondo e terzo posto la gara di casa, dietro soltanto a Meguetounif, con Il francese che sembrava letteralmente volare quest’oggi.
Podio però durato solo qualche ora: Gabriele Minì è stato infatti squalificato a causa della bassa pressione delle sue gomme, con il pilota di Prema che, dopo il danno, ha subito anche la beffa.
Così scrivono gli steward: “Dopo una revisione, è stato determinato che entrambe le gomme anteriori della vettura 2 erano a 14,9 PSI, al di sotto dei 15,5 PSI richiesti, mentre entrambe le gomme posteriori erano a 14,1 PSI, ancora una volta al di sotto del minimo di 14,5 PSI, costituendo una violazione del regolamento. Di conseguenza, la vettura 2 è stata esclusa dal risultato della Feature Race.”
Mansell, polemiche sul sorpasso
Decisivo, per il 3° posto di Fornaroli (diventato poi 2°), il sorpasso all’ultima curva della Parabolica ai danni di Christian Mansell: non sono mancate le polemiche in merito, con il pilota australiano accusato di essersi “arreso troppo facilmente” alle speranze del neo campione del mondo di Formula 3.
IL VIDEO DEL SORPASSO DECISIVO PER IL TITOLO
Duello durato per tutto il corso della stagione, assieme a Luke Browning (3° nel mondiale dopo l’errore di oggi: emozioni che ci hanno regalato due piloti italiani in due team italiani, a dimostrazione di quanto ancora sia fortissimo il Motorsport nel nostro Paese.