Era il 16 novembre 2021.
“La Formula 1 è emozione, ma sa anche essere spietata quando a decidere sono i soldi”: salutava così la F1 Antonio Giovinazzi, con la speranza di tornarci presto.
La foto scelta è quella di un piccolo Antonio felice, che sorride su una macchina rossa. Il suo sogno.
Ne erano convinti tutti, là dentro, che quel ragazzo meritava molto di più. È la faccia più bella della costanza e della perseveranza, è la vittoria di chi ha preso schiaffi ovunque ma si è sempre rialzato.
Sempre.
Sempre.
È la vittoria di chi ha sempre messo il suo sogno di fronte a tutto. Che ad ogni porta chiusa ha reagito col sorriso di chi, nella sua testa, sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato.
Ed ora, 11 giugno 2023, è arrivato.
Vincere la 24 ore di Le Mans è uno status. È qualcosa che ti segna per la vita, che ti rende inevitabilmente migliore degli altri.
Una gara snervante, stressante, vinta da chi sa mantenere concentrazione e sangue freddo per giorno intero.
Sorrisi, lacrime, gioia: emozioni che sul volto di Antonio, per natura un ragazzo felice, mancavano da tanto. Da troppo.
Dalla bandiera sventolata al via da LeBron James, Antonio, assieme a due ragazzi tenaci come Pier Guidi e Calado, hanno corso 24 ore di pura velocità, riuscendo a stare sempre lontani dalle insidie.
Questa vittoria è per te Antonio. È per papà Vito, è per tutti coloro che ti sono vicino.
È per noi, che in Antonio non abbiamo mai smesso di credere, mandando in tendenza mondiale #KeepGio e raccontando quanto di buono avesse questo giovane campione.
Sin da piccolo sognavi di portare la Rossa sul tetto del mondo. Oggi lo hai fatto, 58 anni dopo l’ultima volta. Hai reso fiero quel bambino che quella auto rossa la sognava sin dal primo giorno, che si immaginava un giorno campione con lo stemma del Cavallino sul cuore.
Sei una favola a lieto fine, una storia da raccontare. Cadute e rivincite che, per chi sa leggere tra le righe e conosce Antonio, sanno di soddisfazione enorme.
Sei campione, Antonio.