Dalla doppietta a Melbourne al doppio DNF a Montreal, passando per Montecarlo: ecco il recap della stagione 2024 della Scuderia Ferrari.
All’inizio della stagione, la Scuderia Ferrari sembrava avere in mano tutte le carte vincenti per poter competere con la Red Bull, che si profilava come irraggiungibile anche quest’anno; le aspettative sembravano essere ben riposte con le vittorie di Carlos Sainz a Melbourne e quella di Charles Leclerc a Montecarlo, dove finalmente ha trionfato sulle strade di casa.
Tuttavia, dopo il Gran Premio di Monaco, la SF-24 ha iniziato a mostrare problemi significativi, in particolare con il bouncing e le difficoltà nell’interpretare le caratteristiche della monoposto. I problemi della stagione precedente sono riemersi a partire dal Gran Premio di Barcellona fino a Silverstone, ricordando i fantasmi del passato, con una vettura che si è rivelata instabile e difficile da gestire. Nel frattempo, McLaren e Mercedes sono emerse come le vere protagoniste della stagione, con la MCL38 particolarmente dominante. Eppure, nonostante le difficoltà, la Ferrari aveva inizialmente mostrato segni di superiorità rispetto ai suoi rivali diretti.
Adesso la Ferrari tenta la rimonta a partire da Zandvoort con nuovi aggiornamenti riguardanti il fondo della SF-24. Gli aggiornamenti portati dalla fabbrica di Maranello per il Gran Premio in Olanda potrebbero permettere alla Rossa di suonare una musica diversa in vista anche del Gran Premio d’Italia.
Charles Leclerc: “Dopo la Spagna, credo di aver pagato il prezzo della mia aggressività”
Ai microfoni di Motorsport Italia, Charles Leclerc ha risposto alla domanda se ci fossero stati dei segnali che preannunciassero i problemi riscontrati sulla SF-24 dopo il Gran Premio di Monaco, appuntamento che ha diviso la stagione della Ferrari in due: “No, ma è una valutazione corretta. Prima di Monaco abbiamo portato in pista poche evoluzioni, ma tutti gli aggiornamenti sono stati in linea con le aspettative. La piattaforma della vettura in generale si è confermata molto stabile, il che ha aiutato me e Carlos ad estrarre il massimo“.
“A Montreal ci sono stati altri motivi, ovviamente non abbiamo ottenuto i risultati che speravamo di raggiungere ed il problema di affidabilità che si è verificato in gara ci è costato un buon risultato. Dalla Spagna in poi qualcosa è cambiato, abbiamo portato delle novità sulla macchina che (nelle simulazioni) ci avevano fatto vedere dei buoni numeri, ma in pista abbiamo scoperto che proprio gli aggiornamenti innescavano il saltellamento della monoposto” – ha continuato Leclerc dichiarando che, dopo la gara a Barcellona, i cambiamenti sulla SF-24 avevano mostrato dati incoraggianti nelle simulazioni, risultato che non ha rispecchiato la realtà, ricordando anche il doppio DNF sul circuito canadese.
Non è mancato il rischio per il monegasco di tentare il tutto per tutto senza rimorsi: “Nelle gare successive sono stato molto aggressivo con l’assetto per cercare di trovare delle soluzioni in grado di limitare i saltellamenti, e credo di aver pagato un prezzo elevato a causa di questo approccio. Mi sono ritrovato a guidare in qualifica un assetto mai provato prima, esponendomi al rischio di commettere degli errori […]”.
Il numero 16 ha poi concluso che, sebbene abbiano impiegato più tempo rispetto al 2023, la Scuderia di Maranello abbia compreso meglio la situazione che stava vivendo: “La controindicazione è che abbiamo impiegato più tempo rispetto al 2023, ma alla fine siamo riusciti ad avere una comprensione molto più profonda di ciò che stava accadendo, abbiamo imparato molto, e se dovessi ritrovarmi nuovamente in una situazione simile punterei ancora sullo stesso approccio, ne vale la pena. Se fossimo stati in lotta avremmo probabilmente dovuto concentrarci sull’ottimizzazione del weekend, ma vista la situazione sono sicuro che sia stata la scelta giusta, ne vedremo i benefici nel resto della stagione”.
Foto: Scuderia Ferrari HP
