Entro settembre un incontro tra i vertici per un possibile GP del Ruanda in F1: la situazione nel paese africano
Il Paese africano fa sul serio per aggiudicarsi una delle gare del calendario del Mondiale di Formula 1: è il Ruanda, che entro settembre terrà un incontro con i vertici della Liberty Media e della FIA per discuterne. La Formula 1 vuole sfruttare il boom mediatico della Formula 1 di questi ultimi anni per allargare il proprio business all’Africa.
IL CEO della Formula 1 ha rilasciato un’intervista elogiando il Paese e mettendo in luce la serietà del progetto: “Sono seri, hanno presentato un buon piano ed abbiamo un incontro con loro alla fine di settembre. Sarà un progetto permanente”. Già dal GP di Monaco i vertici del Ruanda avevano dimostrato interesse per la F1 e per i motori in generale, incontrando la FIA tramite il progetto Rwanda Development Board.
Lo stato africano inoltre ospiterà la premiazione FIA di fine anno nella capitale, Kigali. “Dobbiamo trovare il momento giusto ed il modo giusto, perché dobbiamo assicurarci che in quel Paese ed in quel continente, ci sia la giusta accoglienza, perché, chiaramente, hanno altre priorità. Dobbiamo essere sempre molto attenti a fare le scelte giuste“, continua così Stefano Domenicali.
Il GP del Ruanda in F1 comporta l’uscita di qualche altro Paese?
L’aggiunta di una nuova gara al calendario di Formula 1 potrebbe comportare l’uscita di un’altra tappa dal calendario, a partire dall’alternanza sempre più probabile tra Spa e Zandvoort, oppure quella tra Madrid (in F1 dal 2026) e Barcellona. L’Italia stessa dovrà riuscire nell’impresa di mantenere entrambi in GP, con Imola che sembra destinata ad una pausa dalla F1.
Le parole di Sticchi Damiani hanno messo ancor più in luce la difficoltà di avere una doppia tappa nel proprio calendario: “Imola ha ancora un anno di contratto, poi si vedrà. Avere 2 Gran Premi in Italia è un sogno. Sappiamo che è un sogno e vogliamo che continui, ma rimane sempre un sogno”.
Il Gran Premio del Ruanda in F1 comporterebbe l’inizio di un nuovo orizzonte in termini di marketing e visibilità del brand, ma comporterebbe una probabile rinuncia nei confronti di altri GP europei.
Foto: Formula 1, Scuderia Ferrari HP
