Il team principal di Aston Martin, Mike Krack, non chiude la porta a Newey: “Guardiamo all’esterno, ma non solo”
Non è stata certamente soddisfacente la prima parte della stagione per l’Aston Martin: il team di Silverstone ha deluso le aspettative con la AMR24, considerata un passo indietro rispetto alla ben più competitiva sorella dello scorso anno, la quale si giocò anche la vittoria in diverse occasioni.
Se però in pista i risultati non convincono, fuori la “verdona” si sta muovendo in modo pesante: il team di Lawrence Stroll ha infatti recentemente rafforzato il proprio organico con importanti nomi, tra cui Bob Bell come Direttore Esecutivo Tecnico, l’ex capo delle Power Unit di Mercedes Andy Cowell come CEO del Gruppo, ed Enrico Cardile come Direttore Tecnico, prelevato poche settimane fa da Ferrari.
Le parole di Mike Krack a UNDERCUT
Krack ha sottolineato in un’intervista ad “UNDERCUT” di Aston Martin che la squadra è in una fase di crescita e che è fondamentale rimanere dinamici, sia in termini di sviluppo dell’auto che di gestione del personale: “Questo sport non premia la consolidazione“, ha esordito.
Pur evidenziando l’importanza di mantenere un nucleo stabile, Krack ha sottolineato che non bisogna mai sentirsi completamente soddisfatti: “C’è sempre bisogno di chiedersi cosa si può fare meglio, cosa si può cambiare. Per questo motivo, guardiamo all’esterno perché l’organizzazione deve rimanere dinamica e aperta a nuove prospettive, ma dobbiamo anche dare al team già presente l’opportunità di maturare e assumere maggiori responsabilità”.
Chiaro che il pensiero va subito ad Adrian Newey: il britannico pare ormai essere verso la strada di Silverstone, vista l’offerta monstre da 100 milioni in 4 anni, con la scuderia di Lawrence Stroll che potrebbe dunque aggiudicarsi il progettista più vincente in carriera, alla sua ultima occasione nel mondo della Formula 1.
Krack: “Siamo ancora nella fase di lavori in corso”
Chiuso il capitolo sul personale, Krack ha poi spiegato la situazione del nuovo quartier generale, con parte del nuovo Campus Tecnologico AMR già operativo e una nuova galleria del vento e un simulatore: “Siamo ancora in una fase di lavori in corso“, ha concluso.
Situazioni, dunque, che probabilmente rendono l’Aston Martin più appetibile in chiave futura: l’investimento di papà Stroll è stato e continuerà ad essere ingente, e difficilmente si accontenterà di un quinto posto nel Costruttori.
Foto: Aston Martin Aramco F1 Team, Formula 1