Nei dati degli “speed trap” dell’ultimo GP in Belgio, Charles Leclerc a Spa è stato il pilota più lento in pista. Ma come mai questa velocità così bassa?
327 km/h. Questa è stata la massima velocità registrata da Charles Leclerc nel mentre del GP del Belgio di domenica. Nella gara di Spa-Francorchamps infatti, il monegasco è risultato ampiamente il pilota più lento in griglia. In molti hanno subito additato le responsabilità all’assetto, altri al lavoro a Maranello, altri ancora agli sviluppi della SF-24, e così via. Ma in realtà l motivo di ciò è un altro, e non è dipeso né dall’assetto (anzi l’assetto di Leclerc era migliore sul dritto rispetto a quello di Sainz) né dal pacchetto aggiornamenti portato da Ferrari nel weekend belga. Ma procediamo con calma.
Partiamo col dire che il più veloce, malgrado i lamenti continui in team radio multipli, è stato Lance Stroll: il canadese, come vi avevamo già raccontato, è stato paradossalmente il più veloce sul rettilineo, raggiungendo la velocità massima di 356 km/h. Un abisso dunque su Leclerc, che pensate paga addirittura ben 29 km/h al pilota Aston Martin. E non solo, poiché Charles è in ritardo anche di ben 13 km/h da Lewis Hamilton e da Sergio Perez, anche quest’ultimo in preda ai lamenti con il muretto per la poca velocità sui rettilinei.
Il confronto con Sainz e il DRS
La verità effettiva della velocità così bassa di Leclerc a Spa è però dovuta al fatto che il monegasco non abbia mai preso una vera e propria scia di una vettura davanti, e conseguentemente mai sorpassato qualcuno in pista: sin dal primo giro infatti, Leclerc è stato forzato a dare scia e fare praticamente da tappo nel tentativo di conservare la leadership, poi persa contro Hamilton già al giro 3.
E da quel momento in poi, Charles ha aperto solamente due volte l’ala posteriore mobile (DRS), alla conclusione del giro 3 e del giro 4, ma mai a “Eau Rouge“, il punto che dà il là al rettilineo del Kemmel, il più importante del tracciato delle Ardenne. Poi, come risaputo, nel finale è stato costretto a difendersi dagli attacchi di Max Verstappen e Lando Norris, compiendo un capolavoro, poiché non aveva neppure la scia della McLaren di Oscar Piastri, ormai in fuga davanti e in lotta coi due Mercedes.
Altro fattore è poi il paragone con il compagno di squadra Carlos Sainz (salutato ieri da lui e da Vasseur): anche in questo caso Leclerc paga tanto, addirittura 22 km/h. Ciò però dimostra che la Rossa non era così lenta sui lunghi rettilinei belgi: a spiccare in negativo, purtroppo, è stata solamente la performance della monoposto, ancora con un fondo da punto interrogativo e numerosi aggiornamenti necessari per il finale di Mondiale.
Foto: Scuderia Ferrari HP, GPKingdom