Le tre cause dell’alluvione che ha annullato il GP di Imola

di Stefano Zambroni

Con l’Emilia-Romagna in emergenza piena, Imola ha deciso di annullare il suo GP per il 2023: quali sono state, però, le cause di questo alluvione?

Non si parla (giustamente) d’altro in questi giorni in Italia, se non del terribile alluvione dell’Emilia-Romagna che ha causato purtroppo diversi morti, decine di migliaia di sfollati e milioni di euro di danni: andiamo quindi, con l’aiuto delle preziose informazioni di GeoPop, le cause che hanno portato a questo alluvione, che tra i tanti danni che ha portato ha causato anche l’annullamento del Gran Premio di Imola, evento fondamentale sotto l’aspetto turistico ed economico per tutta la zona romagnola.

1- 13 FIUMI ESONDATI

Sono ben 13 i fiumi esondati nella zona tra Bologna e Riccione: tutti e 13 nascono sugli Appennini e sboccano nel mar Adriatico, e proprio l’incontro con la pianura Romagnola ha causato il rallentamento del loro corso e, con la tanta acqua scesa in questi giorni, la loro esondazione.
Tra questi 13 è presente anche il fiume Santerno, storico corso d’acqua che scorre proprio accanto al circuito di Imola, che ha portato al parziale allagamento della zona dei paddock.

2- TERRENI PIENI D’ACQUA

Questo è il secondo alluvione in una settimana che colpisce questa zona: la siccità dei mesi precedenti ha permesso ai terreni di trattenere la maggior parte dell’acqua piovuta nei giorni scorsi.
Al secondo alluvione, però, i terreni erano già pieni d’acqua: la pioggia si è quindi fermata in superficie, accumulandosi e causando allagamenti, frane e vere e proprie cascate d’acqua.

3- BASSA PRESSIONE

Sulla zona dell’Emilia-Romagna, è rimasto “incastrato” un vortice di bassa pressione, che ha portato a ripetute e forti piogge sulla stessa zona, causando quindi un continuo accumulo dell’acqua piovuta dal cielo.

Foto: Virgisoncin, Twitter.com

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