Nikita Mazepin partecipa a dei test GT3 in Ungheria dopo la revoca delle sanzioni imposte dall’Unione Europea
L’ex pilota di Formula 1 Nikita Mazepin ha partecipato ad un test GT3 in Ungheria dopo che le sanzioni imposte nei suoi confronti dall’Unione Europea sono state revocate all’inizio dell’anno.
Con una sentenza del Tribunale generale dell’Unione Europea del 20 marzo, Mazepin è stato ufficialmente rimosso dalla lista dei sanzionati in seguito all’invasione della Russia in Ucraina.
L’UE ha concluso che non vi è alcun motivo per il quale Mazepin dovesse rimanere soggetto a misure restrittive visto che non ci sono legami evidenti tra lui e suo padre Dmitry, anch’esso inserito nella lista delle sanzioni.
Dopo che il Consiglio dell’UE ha deciso di non presentare ricorso contro la decisione della corte, la sentenza di annullamento delle sanzioni è entrata in vigore il 30 maggio, consentendo a Mazepin di entrare nell’UE per la prima volta da anni.
Il pilota russo ha approfittato della decisione di recarsi sul nuovo circuito di Balton Park in Ungheria, per testare una vettura LMGT3, presumibilmente una Ferrari 296 GT3, nella sua continua ricerca di maggiori opportunità nel mondo delle corse.
“Sono felice che l’UE abbia riconosciuto che atleti come me, che non hanno nulla a che fare con la politica, non dovrebbero essere sottoposti a sanzioni. Spero che tutti gli atleti che attualmente sono impossibilitati a partecipare alle competizioni internazionali a causa della geopolitica possano tornare a ricoprire il loro legittimo posto nella comunità sportiva”, ha detto in un’intervista in merito alla situazione, dimostrando di essere molto motivato a tornare in pista.
Haas e Mazepin: una battaglia ancora in corso
Mazepin ha perso il suo posto in F1 dopo una sola stagione con la Haas nel 2021, dopo che la scuderia americana ha rescisso il contratto in seguito all’attacco della Russia all’ Ucraina all’inizio del 2022.
Con questa decisione ha anche rescisso il contratto di sponsorizzazione con Uralkali, un’azienda russa di fertilizzanti gestita dal padre di Mazepin, Dmitry.
Poco dopo Haas e Uralkali sono finiti in tribunale.
Uralkali ha chiesto un rimborso di 13 milioni di dollari dopo aver sostenuto che il suo contratto era stato violato.
Solo lo scorso mese un tribunale arbitrale svizzero ha emesso una sentenza per questo caso di lunga data, autorizzando Haas a mantenere una parte della quota di sponsorizzazione che copriva il loro accordo fino alla sua risoluzione il 4 marzo 2022, e obbligandola a rimborsare l’importo rimanente.
La cifra che Haas deve restituire è una somma di circa 9 milioni di dollari sui 13 milioni di dollari che Uralkali aveva pagato in anticipo per il secondo anno del loro contratto nel 2022. In aggiunta, la Haas deve pagare a Nikita Mazepin metà dello stipendio che avrebbe dovuto percepire nella stagione 2022.
Foto: Nikita Mazepin