La gara della Ferrari a Miami è stata il film di questo inizio di 2023: anonima e priva di emozioni, ma soprattutto con tanti, tanti dubbi
Non bastava il brutto inizio di stagione, gli incidenti di Leclerc e la penalità di Sainz: un altro campanello d’allarme, ora, è rappresentato dal fatto che i due piloti della Rossa hanno difficoltà completamente opposte, e che quindi appaiono impossibili da risolvere nel breve termine.
Prima ha parlato Leclerc, dicendo che “il via della gara è stato ingestibile: con le gomme medie la vettura non girava proprio, ed in più avevo difficoltà perchè continuava a toccare a terra, mentre con le hard è andata meglio”, trovando quindi più grip sulle dure piuttosto che sulle gomme medie.
Poi si è presentato Sainz, dicendo completamente l’opposto: “Devo capire perchè con le medie ho fatto uno stint velocissimo, da terzo posto, per poi passare alle hard che dopo tre giri dove ho spinto sono crollate completamente”.
Un paradosso che rappresenta la situazione in Ferrari: i due piloti sono in balia dell’ultimo disastro firmato dalla generazione Binotto, e che si può rimediare (anche se solamente in parte) con un cambio sia di mentalità tra gli ingegneri a Maranello, sia di filosofia di progettazione, visto che attualmente la Rossa è il quarto team per passo gara, di poco superiore all’Alpine (almeno a Miami).
Foto: Scuderia Ferrari