L’ultimo miracolo di Ayrton Senna e Massimo Galassi

di Stefano Zambroni

Un ricordo in memoria di Ayrton Senna e Massimo Galassi, a 29 anni dalla scomparsa del pilota brasiliano sul circuito di Imola.

Uomo misterioso e straordinario, Ayrton Senna tenne nascosti diversi segreti riguardo alla sua vita privata.
Uno su tutti, senza dubbio il più commovente, fu quello legato a Massimo Galassi, 16enne imolese rimasto diversi anni in coma dopo un incidente in moto.

Imola, 28 aprile 1994.
Ayrton Senna prende la macchina e si incammina verso l’ospedale di Bologna. Lo vede Ezio Zermiani, giornalista e amico del brasiliano, che cerca di seguirlo. Senna si gira: “Ezio, se mi segui non ti parlerò mai più”. Stava andando proprio a trovare Massimo.

Massimo era un tifoso di Ayrton, ed andava sempre a vederlo in circuito. Fino al 4 marzo 1990.
Quel giorno cadde in moto: portato d’urgenza all’ospedale, rimane tetraplegico e in coma profondo per diversi anni. Senna viene a conoscenza della sua storia, e da quell’anno ogni volta che torna a Imola va a fargli visita: si siede da parte al suo letto e gli racconta le sue gare, gli parla come se fosse un suo amico che conosce da sempre.

Saranno l’aiuto dei suoi racconti, assieme ad una cassetta che Ayrton registrò proprio per il suo nuovo amico, a risvegliare Massimo e a portarlo dal coma profondo a quello vigile. Le parole di Magic l’hanno risvegliato, gli hanno dato la forza per non mollare.

Imola, 1° maggio 1994.
Massimo ora è in coma vigile, e sta guardando il Gran Premio di San Marino, a pochi chilometri dalla sua stanza d’ospedale.
Siamo al giro 7: il suo idolo Senna esce di pista. L’impatto è tremendo, il brasiliano perde conoscenza.

Viene trasportato con l’elicottero proprio a Bologna: Massimo vede il velivolo passare sopra la sua finestra. Successivamente, poi, dirà di aver detto una preghiera in quel momento, per dare forza al suo amico, perchè ora era lui ad averne bisogno.
Alcuni poi ricordano come nel momento dell’atterraggio videro una scia rossa uscire dall’elicottero: era il sangue che Senna perse a causa delle molteplici emorragie, che come tutti purtroppo sappiamo gli risultarono fatali.

Senna muore, a poche stanze di distanza dal suo amico Massimo.
Un’amicizia segreta, che il grande Ayrton non volle mai rendere pubblica per sua scelta personale.

L’ultimo, stupendo, ricordo che tutta Imola si porta nel cuore, di un campione che, a 29 anni di distanza dalla sua morte, fa sentire ancora la sua mancanza.

Foto: Twitter.com/AyrtonSenna

Potrebbe anche piacerti

Contatti

Scarica l'app

©2024 – Designed and Developed by GPKingdom

Feature Posts