Ciò che Monaco ha per Charles Leclerc: emozioni, ricordi e una voglia di rivincita finalmente arrivata
Monaco a Charles Leclerc gli doveva dei ricordi. Ricordi piacevoli, indelebili.
Monaco gli doveva anche delle emozioni, diverse da quelle ottenute negli ultimi anni.
Arrivati al periodo del Gran Premio monegasco nell’aria si respira sempre un po’ di speranza in più, sia da parte di chi ha la fortuna di essere presente nel principato che da coloro che seguono il weekend da casa. Dovunque si guardi c’è il simbolo del cavallino, i pensieri sono tutti rivolti verso il pilota locale. Amici e parenti accorrono per sostenere colui che, a casa, non ha mai trionfato.
Dal venerdì è già possibile pensare in grande e tutti lo sanno, l’aria frizzante di Monaco sembra volerci dire qualcosa, qualcosa di rilevante. C’è paura, c’è tensione. Visti i precedenti non è possibile sbilanciarsi troppo o farsi delle alte aspettative, nessuno se lo può permettere, ma è una sensazione fin troppo difficile da ignorare. Soprattutto dopo una qualifica che ha visto il monegasco conquistare la prima posizione. A casa sua.
Il primo giro è intenso, il pubblico è in subbuglio. C’è chi, dopo il ritiro di Sergio Pérez, già abbandona le tribune con un velo di amarezza in volto. Gli sguardi bassi, le bandiere messicane ripiegate e pronte per essere portate via. Gli spalti vibrano, impazienti di non vedere più quella bandiera rossa che sventolava sotto il sole cocente di Montecarlo. In attesa della ripartenza sono in molti che ne approfittano per scendere dalle tribune e ripararsi sotto di esse, è un via vai di persone continuo là sotto, tutte accomunate dalla stessa passione, quella per i motori.
Alla ripartenza e al passaggio dell’idolo locale si alzano tutti in piedi, esultano e fanno il tifo per lui. Cellulari e fotocamere sono rivolti verso il circuito, aspettando il momento per uno scatto perfetto. Charles è in testa, lo è sempre stato. Leader di una gara a tratti monotona e noiosa, ma che è riuscito a risvegliare e rianimare durante gli ultimi giri.
Ora è possibile parlare di vittoria per Charles Leclerc
“Babbo, questa la vince.”
È stato l’ultimo messaggio che ho mandato a mio padre quando si poteva veramente parlare di vittoria, ma non di una qualunque, quella del pilota monegasco a casa sua, la prima.
Charles e Oscar sono sempre stati distanti, ma a pochi giri dalla fine quel distacco è aumentato sempre di più. Charles ha dato il tutto e per tutto, i suoi pensieri in quel momento non erano lì, erano rivolti verso il cielo, verso persone che non ci sono più. Pensa al papà Hervé, alla bugia che gli aveva raccontato prima che venisse a mancare. Pensa all’amico Jules, colui che, per primo, sarebbe stato fiero del suo Charles.
Piange Leclerc; sotto alla visiera di quel casco scendono calde lacrime. Con lui piangono tutti. Piange la Fidanzata Alexandra, che poco prima stava tormentando il braccialetto che aveva al polso dall’ansia. Piangono gli amici, la famiglia, il pubblico e i commissari di pista.
Una volta tagliato il traguardo si sente un boato, la musica si confonde con il suono del corno da barca, delle grida e degli applausi. Sono tutti in piedi a festeggiare, molti saltano, si abbracciano e si baciano. È festa a Montecarlo. Sono tutti contenti, è impossibile non esserlo. Leclerc stesso non riesce a contenere le emozioni per le interviste del post gara, i suoi occhi brillano di gioia e il sorriso gli illumina volto.
Che questa sia la prima di tante, Charles, la felicità arriva sempre a chi la sa aspettare.
E tu lo hai fatto. Goditela tutta.
Foto: Scuderia Ferrari, Charles Leclerc