Max e Russell su Kimi Antonelli nel Gp di Monaco: le loro parole sull’italiano

di Gabriele Moauro

Nella conferenza stampa del Gp di Monaco Max e Russell su Kimi Antonelli parlano delle sfide che accompagneranno il giovane talento italiano al suo esordio in F1

Durante la conferenza stampa del Gp di Monaco, Max e Russell su Kimi Antonelli ha parlato del futuro della Mercedes e della possibilità di avere il giovane pilota italiano come compagno di squadra nel prossimo anno. Antonelli, attualmente impegnato in Formula 2, è già considerato una delle promesse più brillanti nel mondo delle corse. Russell ha elogiato il talento del giovane pilota, sottolineando l’importanza delle esperienze formative e del supporto del team nel percorso verso la Formula 1.

Kimi Antonelli al volante della Mercedes W11 al Red Bull Ring
Kimi Antonelli al volante della Mercedes W11 al Red Bull Ring

Le Dichiarazioni di George Russell e il Futuro della Mercedes

Durante la conferenza stampa del Gp di Monaco, George Russell ha risposto a domande sul futuro della Mercedes e sulla possibilità di avere il giovane pilota italiano Kimi Antonelli come compagno di squadra il prossimo anno.

Russell ha elogiato Antonelli, definendolo un “pilota fantastico” e riconoscendo il suo potenziale futuro in Formula 1: “Beh, sì, penso che Kimi sia un pilota fantastico. Quest’anno corre in Formula 2, senza dubbio arriverà in Formula 1 in futuro“. “È uno dei nostri piloti junior e come ho fatto io, per lui riuscire a scalare le gerarchie del team sarebbe una grande opportunità anche per costruire il futuro per la Mercedes“.

Russell ha sottolineato l’importanza di avere un compagno di squadra forte e si è mostrato aperto all’idea di accogliere Antonelli nella squadra. “Io accoglierò chiunque a braccia aperte come compagno di squadra. Penso già di avere un compagno di squadra piuttosto forte ora come ora“, ha affermato Russell, mostrando grande sportività e fiducia nella competitività del team.

Le Sfide di un Giovane Pilota in Formula 1

Parlando delle sfide che un giovane pilota come Antonelli potrebbe affrontare nel passaggio alla Formula 1, Verstappen ha ricordato le proprie esperienze di esordiente. “Nulla di troppo intimidatorio, però chiaramente se sei un esordiente hai tantissime cose da imparare“, ha spiegato Max. “Per me la cosa più difficile era fare una distanza completa di gara, perché in Formula 3 ai tempi facevi gare di 35 minuti“.

Kimi Antonelli, alla sua prima volta in Formula 1
Kimi Antonelli, alla sua prima volta in Formula 1

Verstappen ha inoltre sottolineato le differenze tra le gomme utilizzate in Formula 1 rispetto a quelle delle categorie inferiori, evidenziando come queste richiedano un adattamento significativo. “Le nostre gomme sono molto particolari, sensibili rispetto alle gomme delle serie inferiori,” ha detto. “Ci sono molti più dettagli da considerare“.

Una delle lezioni più importanti condivise da Verstappen riguarda la necessità di commettere errori per crescere come pilota. “Bisogna commettere gli errori perché è necessario commetterli. È meglio commettere quegli errori quando non sei in lotta per il campionato” ha detto. Max ha spiegato come ogni errore rappresenti un’opportunità di apprendimento, fondamentale per l’evoluzione di un pilota sia dentro che fuori dalla pista.

Ogni volta ti dici ‘non posso fare queste cose e non posso più ripeterle’. E questo ti permette di adattarti, di crescere e di progredire anche come persona“, ha affermato il pilota Olandese. “Crescere anche fuori dalla macchina nella tua vita privata, sapere quello che vuoi e poi capire l’assetto di una vettura sempre di più nel corso del tempo“.

Verstappen ha evidenziato l’importanza di avere un buon supporto all’interno del team, un fattore cruciale per il successo di un giovane pilota. “Più tempo passi con quelle persone, meglio vengono le cose“, ha detto, riferendosi all’importanza della coesione e della collaborazione all’interno della squadra.

Infine, Max ha ribadito che, nonostante le sfide, è essenziale per un giovane pilota concentrarsi sulla velocità e imparare dai propri errori senza preoccuparsi troppo dei risultati immediati. “Quando sei così giovane devi cercare di concentrarti sul diventare il più veloce possibile, commettere gli errori che devi commettere senza pensare troppo ai risultati“, ha concluso.

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