Ieri, domenica 19 maggio, Scott McLaughlin ha segnato la pole position più veloce della storia della Indy500.
Per chi non lo sapesse, a Indianapolis le qualifiche funzionano in modo diverso rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare. Non ci si basa infatti sul giro singolo, ma su una serie di 4 giri, di cui si prende la velocità media. Logicamente, chi ha la velocità media maggiore parte davanti. Nella gara di domenica prossima, la prima fila sarà occupata dalle 3 vetture del team Penske, perché a Indianapolis la partenza è su 3 file.
Quanto è stato veloce?
Per far capire meglio la velocità con cui Scott McLaughlin ha conquistato la Pole in Indycar (categoria nella quale entrerà presto anche la Prema), ecco un po’ di numeri: ha completato i 4 giri, per un totale di 16,092Km, in 153,7 secondi… ovvero 38,4 secondi a giro.
La velocità media è stata di 234,220 miglia orarie, 376,940Km/h o 104,7 metri al secondo.
E il resto del gruppo?
Dietro Scott McLaughlin e il suo run storico, ci sono le altre vetture del team Penske, Will Power e Josef Newgarden. Subito dopo le McLaren Arrow di Alexander Rossi e di Kyle Larson, che da Rookie, tentando il Double Duty (completare tutti i giri della Indy500 e della Charlotte 600) ha ottenuto un’ottima posizione in vista della gara. Ma riuscirà nell’impresa storica, finora conclusa solo da Tony Stewart?
Indietro troviamo gli Ex-Formula 1: Takuma sato in decima posizione, Romain Grosjean in 26esima e per pochissimo in gara Marcus Ericcson, in 32esima posizione.
La gara scatterà alle 18:38 di domenica 26 maggio, dopo il GP di Monaco e seguita dalla Charlotte 600, in cui Kyle Larson tenterà l’impresa del Double Duty.
Foto: Scott McLaughlin, Mclaren Arrow