FP2 a Imola con Leclerc a dettare legge. Ma McLaren non è lontana. Problemi ancora per Verstappen, mai così male. Mercedes in quarta e quinta
Termina la FP2 a Imola, e lo fa in grande stile! Perché come stamattina, la Ferrari governa la classifica, con un super Charles Leclerc, ancora in testa. Con il crono fermato sull’1:15:906, il monegasco ha staccato di 192 millesimi Oscar Piastri su McLaren, e di 380 millesimi un sorprendente Yuki Tsunoda. Imola dunque infiammata dall’ennesimo lampo rosso di Charles. Quarta e quinta casella per le due Mercedes di Hamilton e Russell, davanti a Carlos Sainz, apparso un pò sottotono oggi pomeriggio.
Ma la sorpresa del pomeriggio imolese è certamente una Red Bull non smagliante: Verstappen sembra ancora attaccabile, almeno sul giro secco, in quanto è settimo a 541 millesimi da Charles. Indietro Perez, ottavo a 646 millesimi, e mai in palla finora. A chiudere la top-10 Hulkenberg su Haas nono, e Fernando Alonso su Aston in decima, entrambi a 9 decimi. Fanalini di coda (e ormai non fa più notizia) Zhou Guanyou in diciannovesima, e Logan Sargeant ultimo.
Il punto sulle FP2 a Imola: Ferrari, Red Bull e McLaren attaccate
Come detto, questa Ferrari sembra davvero funzionare al meglio. Una Ferrari in formissima, e apprezzatissima da entrambi i piloti, soprattutto da Leclerc, contento del bilanciamento. Il vero punto di forza del Cavallino sembrerebbe essere l’ultima parte del giro, l’esatto opposto di quanto visto da Red Bull. Ma occhio a non cantar vittoria, perché attaccati alle Rosse e pronto a rovinare la festa italiana, ci sono McLaren e Verstappen, al millesimo e pronti all’assalto domani per la pole.
Ma proprio l’olandese appare nervosissimo: quasi uno scontro con Hamilton per un’incomprensione e in crisi con il bilanciamento della vettura, specialmente con la gomma rossa, a dispetto della media. Il tutto condito dall’ennesimo errore, questa volta alla Rivazza. Ma come detto questa lotta serrata non escluderà di certo McLaren: anche gli uomini di Stella sembrano competitivi. Piastri appaiato, a solo un decimo da Leclerc, e un Norris che sembrava essere il più rapido, ma a causa di un errore nel finale costretto ad abortire. E sul passo gara, le “papaya” sono al centesimo con Ferrari (si gira sull’1:20:0), mentre Red Bull è a due facce con Max (che girava sull’1:20:6, mentre Perez era tre decimi più rapido).
Mercedes migliore del solito, ma ritornata coi piedi per terra sul giro secco, dopo una prima sessione forse utopica da rivedere. Tuttavia le Frecce d’Argento sembrano rapide quasi quanto McLaren e Ferrari, con Hamilton in 1:20:2. Veloce e sopra le aspettative la Racing Bull di Yuki Tsunoda, con il nipponico più in palla di Ricciardo a ottenere il terzo tempo (l’australiano è infatti soltanto undicesimo). In calo evidente Aston Martin, che malgrado gli aggiornamenti sembra indietro e distante dai top-team (e anche in deficit da Racing Bulls), con Alonso decimo e Stroll in tredicesima posizione.
Un weekend interessantissimo e che sembra essere davvero da brividi, andando a costituire un gruppo ancora più compatto di Miami. Ci si prepara ad un’avvincente battaglia, con Ferrari, McLaren e Verstappen (al momento Perez risulta assente all’appello) pronte a contendersi pole position e vittoria. Una F1, ora più che mai, tutta da vivere!
Foto: F1, Scuderia Ferrari HP