Sprint in F1 TUTTI i weekend: ecco la proposta di Domenicali

by Walter Izzo

Stefano Domenicali apre clamorosamente ad un format rivoluzionario: Sprint in F1 in ogni weekend, sullo stile MotoGP. Ma è davvero necessario?

Stagione 2021. L’anno della grande rivalità Mercedes-Red Bull, l’anno del titolo all’ultimo giro tra Hamilton e Verstappen. L’anno dello spettacolo e delle novità. A far da contorno a quella fantastica stagione, non è passato inosservato il nuovo format proposto dal neo CEO di F1, Stefano Domenicali. Era il 2021, esattamente tre anni fa infatti, che faceva il suo esordio il format di gara più discusso di sempre: la Sprint Race.

L’ingresso della Sprint in F1, rappresentava la prima tra le tante novità apportate nel suo mandato (che prosegue tuttora) di Domenicali. L’ex team principal Ferrari, ora come allora al timone della F1, annunciava con grande fierezza di aver avviato un processo “irreversibile”, che avrebbe reso la F1 ancor più bella e spettacolare, in contrasto alla monotonia di alcune stagioni antecedenti. Ma è andata davvero così?

Sprint in F1 tutti i weekend è la proposta di Domenicali. In foto l’ultima Sprint Race corsa a Miami

Tre anni dopo, a supportare la tesi di Domenicali, è entrata in soccorso l’ultima Sprint in F1 disputatasi a Miami, da molti ritenuti tra più belle di sempre. Miami si è rivelata teatro di grandi battaglie e dello scontro (quasi epico) tra Hamilton e Magnussen, oltre che lotta per le primissime posizioni. Ma nonostante ciò, sono ancora in tantissimi a storcere il naso allo svolgimento della Sprint, e il primo tra tutti non è un fan, bensì Max Verstappen.

Max non ha infatti mai risparmiato le sue avversità nei riguardi della Sprint in F1, ammettendo non solo molte volte di annoiarsi, ma addirittura di detestare il format. Ecco alcune sue dichiarazioni del 2023: “Anche se si cambia il formato, non trovo che sia nel DNA della Formula 1 fare questo tipo di gare sprint. La F1 punta a ottenere il massimo in qualifica e poi a disputare una domenica straordinaria grazie a una buona distanza di gara. Questo è il DNA dello sport e non capisco o non so perché dovremmo cambiarlo, perché penso che l’azione, a oggi, sia molto buona.

Sprint in F1 tutti i weekend come la MotoGP?

Le parole di Max Verstappen hanno riscontrato l’appoggio praticamente di tutti i fan “più conservatori” della F1. Non solo infatti i più anziani seguaci del circus, oltre che la maggioranza dei piloti (tra questi anche Hamilton e Vettel si sono scagliati più volte contro), ma anche i più giovani non sempre acclamano questo tipo di fine settimana in F1. Eppure alle 6 già esistenti Sprint Race che vedremo quest’anno, in un calendario eterno da 24 gare, Stefano Domenicali ha intenzione di alzare ancor di più l’asticella: imporre il format Sprint in tutte le gare di F1.

Questa scelta di Domenicali è dettata specialmente da ciò che sta avvenendo in questa stagione in MotoGP, dove la DORNA ha introdotto la Sprint in tutti i fine settimana, su tutte le piste (in allegato l’ultima Sprint a Le Mans). Ma perché Domenicali vuole davvero optare per questa scelta? In un’intervista rilasciata a Motorsport, lo ha spiegato così:”Da parte mia attendo la fine di questa stagione per valutare i riscontri, ma non credo che torneremo indietro. La MotoGP ha scelto un passaggio radicale, introducendo la gara sprint in tutti i weekend, mentre noi vogliamo arrivarci con gradualità.

Il podio dell’ultima Sprint corsa a Miami, con Verstappen vincitore

Abbiamo corretto delle criticità che sono emerse gli anni scorsi, e alla fine di questa stagione credo che ci sarà la necessità di valutare se imboccare questa direzione con maggior decisione. Valuteremo anche l’impatto che può avere una scelta del genere nell’ottica del budget cap, una problematica che la MotoGP non ha”.

Insomma, parole condivisibili o meno, sembrerebbe essere questo il futuro del circus. La F1, con ogni probabilità, va seguendo sempre più la linea del “correre di più=dare più spettacolo”, oltre che guadagnare molto di più in termini di visualizzazioni e biglietti venduti. Il tutto però, andando a sbattere contro la volontà di molti fan e piloti. Difficile, anzi impossibile, stabilire cosa sia giusto o sbagliato. Parola alla pista, unico artefice dello spettacolo, che alla fine dei giochi, è l’unica cosa che conta.

Foto: F1

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