Sembrerebbe che la vittoria di Norris al GP di Miami sia stata facilitata a causa dei danni al fondo per Verstappen al ventiduesimo giro: le sue parole
Max Verstappen si è ritrovato in seconda posizione al termine del Gran Premio di Miami, non riuscendo ad eguagliare i tempi di Norris. Per tutto il fine settimana l’olandese ha lamentato mancanza di ritmo e difficoltà nell’usare le gomme dure, riuscendo comunque a vincere la sprint race e a conquistare la pole per la gara.
L’analisi post gara della Red Bull ha rivelato che la macchina di Verstappen abbia riportato danni al fondo a seguito dell’incidente che ha coinvolto il cono sui cordoli della chicane.
Christian Horner ammette le difficoltà avute ma insiste che l’errore di Verstappen abbia influito notevolmente sul risultato di gara.
“Ha perso due decimi e mezzo alla curva 1 ogni giro,” ha detto
“quando abbiamo riportato l’auto al garage, abbiamo anche scoperto che il pavimento era danneggiato e aveva un buco”.
Le parole di Verstappen nell’intervista post gara
Verstappen ha più volte ribadito che i problemi di ritmo fossero dovuti all’assetto non favorevole e alle gomme: “Non mi sono mai sentito a mio agio per tutto il fine settimana, penso che sulla media fosse ancora ok, ma sulla dura è stato un vero disastro. Voglio dire, solo bassa aderenza, solo un equilibrio molto complicato a bassa velocità. Non potevo davvero appoggiarmi al posteriore mentre ad alta velocità c’era molto sottosterzo. Quindi quando hai questi due problemi, non puoi anche cercare di bilanciare perché stai inseguendo due cose diverse”.
Nell’intervista post gara ha parlato dell’incidente con il cono: “Non mi piaceva, quindi ho deciso di toglierlo e testare anche la durata dell’ala anteriore. Quindi questo è un crash test fatto” ha scherzato.
“Sì, non ci sono stati danni. Il cono era fuori mano per tutti, quindi dopo è stato praticamente un tutti contro tutti,” ha continuato
“Nulla sembrava diverso, quindi non so cosa sia successo. Forse il fondo era già danneggiato. Non lo so. Voglio dire, ho colpito quella cosa e poi il mio ritmo è rimasto lo stesso, quindi non sapevo davvero se ci fossero danni.”
Foto: Oracle Red Bull Racing, Formula 1