Il CEO della McLaren ha reagito con fermezza alla separazione tra la Red Bull e il suo mentore tecnico, alludendo al precedente caso Horner dell’inizio dell’anno e alla sua gestione. Inoltre, ha suggerito che l’uscita di Newey potrebbe essere solo il primo di una serie di importanti addii da Milton Keynes.
La tensione tra Zak Brown e Christian Horner è evidente da tempo. Durante il caotico weekend del Gran Premio del Bahrain, il CEO della McLaren è stato uno dei più vocali nel chiedere un chiarimento alla governance della Formula 1 riguardo al caso Horner. Anche ieri, a Miami, non ha perso l’occasione di lanciare qualche frecciata, rispondendo a una domanda sul divorzio Red Bull-Newey.
In conferenza stampa: “Mi sorprende? Sei mesi fa, sì. Conosco Adrian abbastanza bene ed è una persona di grande integrità“, ha dichiarato Brown, facendo riferimento al caso Horner all’inizio dell’anno. “Vista la situazione che si è venuta a creare, la sua partenza non mi sorprende“.
Brown ha poi indicato la partenza di Newey come il primo segnale di un effetto domino che colpirà la Red Bull. “Mi sembra un momento un po’ destabilizzante per loro. Probabilmente, la partenza di Newey è solo la prima tessera di un effetto domino. Questa mia ipotesi sembra essere supportata dai curriculum che vedo girare…”.
Riguardo alla possibile interessamento della McLaren nei confronti di Newey (voce circolata giovedì nel paddock di Miami), Brown è stato cauto, ribadendo la sua piena fiducia nello staff tecnico.
“Conosciamo tutti il curriculum di Adrian“, ha dichiarato Brown, “non sto certo rivelando niente di nuovo nel sottolineare che Adrian può essere un asset per qualsiasi squadra di corse. Tuttavia, sono soddisfatto del nostro percorso di crescita qui alla McLaren. Posso dire ‘mai dire mai’, ma ritengo che in termini di leadership tecnica siamo in una posizione eccellente. Andrea Stella gestisce il team in modo impeccabile. Abbiamo una visione chiara e continuiamo a concentrarci su di essa“.