Rins e la Honda si aggiudicano l’Americas GP. La casa nipponica torna alla vittoria 539 giorni dopo. Marini e Quartararo completano il podio. Out Bagnaia.
L’ex pilota della Suzuki sfrutta l’errore di Pecco Bagnaia, finito a terra mentre era in testa, e torna a vincere sul circuito di Austin. Lo spagnolo si aggiudica così la sesta vittoria nella classe regina, sfruttando la sua familiarità col circuito americano.
Marini guadagna il suo primo podio in classe regina, l’altro, nella Sprint, non viene considerato tale; davanti ad un redivivo Fabio Quartararo, che torna così al parco chiuso. L’alfiere Mooney VR46 sfrutta il motore della sua Ducati per superare il povero francese.
Out anche le Ducati di Alex Marquez e Jorge Martin, vittime di un contatto ad inizio gara, oltre che la KTM di Miller. Giornata nera per la casa austriaca, che deve contare anche la caduta di Brad Binder, comunque capace di guadagnare qualche punto iridato.
In casa Aprilia, ottime la rimonte di Vinales, dopo l’orrenda partenza, e di Oliveira, quarto e quinto, mentre cade Aleix Espargaro, dopo la ottima gara di ieri. Bezzecchi, complice la caduta di Pecco, mantiene la leadership del campionato, grazie alla sesta posizione. Chiudono in Top 10 Morbidelli e Di Giannantonio.
In Moto2, dopo una lotta durata quasi tutta la gara, Pedro Acosta batte un ottimo Tony Arbolino e si aggiudica il gran premio delle Americhe. Un super Bo Bendsneyde completa il podio, dopo un’incredibile rimonta. Finalmente si rivede un concreto Fermin Alderguer, 6, che conclude davanti al compagno, Alonso Lopez. Buona la prova di Dennis Foggia, 14, col rookie che guadagna i suoi primi punti nella nuova categoria.
Nella classe cadetta, Ortolà regola Masia e Artigas, dopo un’incredibile rimonta dalla 18 posizione. Moreira perde una posizione da podio all’ultima curva, complice la fantastica manovra di Jaume Masia. Sasaki spreca un’altra occasione, cadendo mentre era in testa. Male gli italiani, Riccardo Rossi, 15, è l’unico a guadagnare dei punti.