Taylor Barnard è stato chiamato a sostituire l’infortunato Sam Bird nel bel mezzo del weekend di Monaco, ed ha concluso la sua prima gara in quattordicesima posizione.
L’E-Prix di Monaco, oltre a segnare il ritorno alla vittoria di Mitch Evans, ha segnato il debutto di un rookie di cui sentiremo sicuramente parlare, Taylor Barnard, che è diventato anche il più giovane pilota ad aver preso parte ad una gara di Formula E, anticipando così il record che avrebbe siglato Paul Aron partecipando al prossimo appuntamento dell’E-Prix di Berlino. Ma partiamo dall’inizio della storia.
Nel corso delle FP1, uno strano incidente ha coinvolto Sam Bird: il pilota inglese non è riuscito a frenare correttamente all’ingresso della Saint-Devote, ed è finito contro le barriere esterne ad una velocità abbastanza sostenuta.
Però, dall’onboard di Sam Bird, si vede come il pilota inglese stesso abbia cercato in tutti i modi di evitare il contatto con le barriere, provando a sterzare. Facendo ciò, le mani del pilota sono rimaste sul volante nel corso dell’impatto, e sembrerebbe che la mano sinistra abbia subito un contraccolpo, andando a colpire l’abitacolo e provocando così una frattura.
Tra l’altro, è stato un incidente molto simile a quello di Robin Frijns nel 2023 nel corso del primo giro dell’E-Prix del Messico: infatti, il pilota olandese, allora alla guida della ABT Cupra, ha colpito il posteriore della Nissan di Norman Nato e nel colpo la sua mano sinistra aveva sbattuto violentemente contro l’interno dell’abitacolo, provocando così un infortunio al polso, e fu sostituito da Kelvin Van der Linde per quasi due mesi di gare.
Sam Bird ha rimediato così la frattura di un osso all’interno del polso, e il comunicato ufficiale della NEOM Mclaren aggiunge che saranno necessari ulteriori trattamenti.
A questo punto, la Mclaren si è ritrovata con una sola vettura in grado di partecipare all’E-Prix di Monaco, e pertanto il team principal Ian James ha deciso di affidare la vettura #8 di Sam Bird al giovane rookie Taylor Barnard. Il pilota inglese infatti aveva impressionato il team sia nel corso della prima sessione di test a Valencia, sia nel Rookie Test a Misano, sessione che ha concluso in prima posizione, con un buon vantaggio su tutti gli altri piloti esordienti.
Pertanto, Barnard ha avuto a disposizione solamente i 30 minuti delle FP2 per provare la monoposto sul circuito di Monaco, e poi si è subito ritrovato in qualifica. Taylor così chiude in ultima posizione il suo gruppo, a un secondo e 7 decimi dal leader Vandoorne, ma senza aver completato l’ultimo giro, che lo avrebbe portato sicuramente a un distacco minore.
Ma sicuramente la gara rappresenta la tappa più difficile per un pilota esordiente, a partire dalla gestione della partenza: Barnard è stato bravissimo a tenersi lontano da tutti i contatti avvenuti a metà schieramento nel corso del primo giro. Successivamente, Barnard è stato autore di una gara regolarissima, sempre nel fondo del gruppo, ma riuscendo senza problemi a mantenere il ritmo e a tenere dietro Nico Müller, che era in uno straordinario momento di forma.
Nel frattempo però, ha cominciato a guadagnare posizioni, sfruttando tutti i contatti tra i piloti davanti a lui. Dopo la seconda Safety Car, si è trovato subito alle spalle del compagno di squadra Jake Hughes, e ci è rimasto fino al termine della gara, portando a casa un’ottima quattordicesima posizione all’esordio.
Ora per Taylor Barnard si apre sicuramente una nuova prospettiva: infatti, non potrà più partecipare ai Rookie Test di Berlino, in quando ha appunto preso parte all’E-Prix di Monaco. Però, se Sam Bird non dovesse riuscire a recuperare al 100% per l’E-Prix di Berlino, in programma tra due settimane, sicuramente la NEOM Mclaren non esiterà a dare nuovamente la monoposto numero #8 a Barnard, che potrebbe così accumulare esperienza e anche ottenere buoni piazzamenti, sfruttando anche la presenza di altri piloti esordienti in quel weekend, a causa della concomitanza con la 6h di Spa.
FOTO: ABB FIA Formula E, NEOM Mclaren.