Theo Pourchaire, campione di F2 in carica, ha impressionato nella sua prima gara in Indycar. E intanto la Arrow Mclaren lo conferma per la prossima gara…
Giovedì scorso, alla vigilia dell’inizio del weekend di Long Beach, la Arrow Mclaren aveva annunciato a sorpresa che Theo Pourchaire avrebbe sostituito David Malukas, infortunatosi a febbraio al polso sinistro, proprio nella gara in programma domenica.
Infatti, la Arrow Mclaren per il primo appuntamento della stagione a St. Petersburg aveva sostituito il pilota americano con Callum Ilott, appiedato dal team Juncos in favore di Romain Grosjean. Ma per questo appuntamento, il pilota britannico era impegnato nella 6 ore di Imola con il team Jota, e pertanto il team papaya ha deciso di affidare la vettura #6 al campione in carica della Formula 2.
Pourchaire ha avuto solamente le due free practice per provare a conoscere la sua Dallara-Chevrolet: nella prima sessione, il pilota francese ha concluso 21°, completando 35 giri, utili per prendere confidenza. Invece, nella seconda sessione, il pilota francese si è concentrato più sul tempo, abbassando di quasi un secondo il tempo della Free Practice 1. Infine, in qualifica, Pourchaire si è posizionato 22°, ma a solamente mezzo secondo da Pato O’Ward, suo compagno di squadra in questo weekend, e a podio nella prima gara del campionato a St. Petersburg.
In gara, invece, Theo Pourchaire ha fatto vedere il suo valore, superando subito Rasmussen al primo giro, e uscendo vincitore in un duello con Canapino, sempre un osso duro nelle battaglie. Il team Arrow Mclaren ha optato per la strategia con un ultimo stint con gomme soft, e proprio negli ultimi giri, seguendo il compagno di squadra Rossi, ha compiuto numerosi sorpassi, tra cui due suoi ex rivali in Formula 2 Christian Lundgaard e Marcus Armstrong.
Pourchaire conclude così in una buonissima undicesima posizione la sua gara di debutto, subito alle spalle del compagno di squadra Alexander Rossi. inoltre è il miglior rookie in classifica ed ha conquistato il trofeo che in Indycar si assegna al Biggest Mover, ovvero al pilota che ha recuperato il maggior numero di posizioni, 10 nel caso di Pourchaire.
Al termine della gara, Theo Pourchaire ha dichiarato: “La prima gara di Indycar è stata incredibile. Dal venerdì è stato spettacolare, un’esperienza incredibile. Voglio ringraziare tutto il team Arrow Mclaren Chevy per rendere tutto questo possibile. Mi hanno dato fiducia ed essere in grado di guidare qui è incredibile. Sono senza parole. Dalla 22 alla 11 posizione nella mia prima gara in Indycar è straordinario. Ora ho bisogno di un po’ di riposo, e nel volo di ritorno ad Indianapolis sicuramente dormirò molto! Questo campionato e queste gare sono fantastiche e spero di tornare nel futuro!”.
In realtà, questa speranza per il campione di Formula 2 2023 si è immediatamente realizzata, in quanto oggi è arrivata l’ufficialità che il pilota francese sostituirà David Malukas anche nella gara prevista questo weekend, in Alabama, sul circuito del Barber Park, e questo sicuramente potrà rappresentare una svolta per la carriera di Theo.
Infatti, dopo aver vinto il campionato di Formula 2 nel 2023, il pilota francese, membro della Sauber Academy, non ha trovato spazio nel team elvetico per il 2024, a causa della conferma di Guanyu Zhou. Per questo, Pourchaire ha deciso di ripercorrere esattamente le orme di Pierre Gasly che, dopo aver vinto la GP2 nel 2016, è sbarcato in Super Formula in attesa di ottenere un sedile in Formula 1.
Però, in Giappone, il francese ha incontrato più difficoltà del previsto: infatti, sebbene sia trascorsa solamente una gara, il rendimento del pilota francese è sicuramente insufficiente, in quanto sul circuito di Suzuka si è qualificato solamente in sedicesima posizione, mentre in gara ha addirittura concluso diciannovesimo, ultimo dei piloti a pieni giri, a più di un minuto dal vincitore Nojiri.
Ora però Theo sembra essersi ritrovato, ed è pronto a sfruttare una nuova chance di impressionare sul circuito di Barber Park in questo weekend, e magari costruirsi una nuova carriera negli Stati Uniti, nel caso in cui non dovesse arrivare la tanto attesa chiamata in Formula 1.
FOTO: Theo Pourchaire, Indycar, Arrow Mclaren.