Partito il conto alla rovescia per il ritorno del GP di Cina, che si disputerà ben 5 anni dopo l’ultima volta. Un gran ritorno per un circuito storico
“I vecchi amori non finiscono mai.” Una dolce strofa della nostra musica, lusinga e accompagna uno dei weekend più importanti, ma al contempo interessanti di questo Mondiale di F1 2024. E’ finalmente giunto il momento del GP di Cina, un ritorno quasi epico, a distanza di 5 anni dall’ultima corsa svoltasi lì. Una gara non banale quella del 2019, in quanto GP numero 1000 della storia della F1. Uno dei tracciati più amati dai piloti, più impegnativi se vogliamo, ritorna (con merito) all’interno del calendario, dopo i bruschi stop degli anni addietro a causa della pandemia.
In realtà l’appuntamento di Shanghai era già stato inserito nel calendario del circus nel 2022 e 2023, ma il governo e gli organizzatori hanno in entrambe le occasioni annullato per via di nuovi possibili problemi pandemici. Problemi sociali a lato, il ritorno dei motori sarà molto particolare: ci sarà infatti il primo fine settimana da formato Sprint. Il primo di due consecutivi, dato che Miami succederà con il medesimo format.
Il GP di Cina del 2019, gara numero 1000 come detto, fu dominato dalla Mercedes: Hamilton stravinse il GP con 7 secondi di margine su Valtteri Bottas, completando la terza doppietta di fila (ce ne saranno addirittura 5 consecutive, record assoluto in F1). E’ da molti ricordato anche il doppio pit-stop più rapido, fino a quel momento, nella storia della F1, operato proprio dagli uomini di Wolff. Un dominio Mercedes che sembra quasi un’utopia vedendo il mondo “al contrario” odierno. Sul gradino più basso del podio, la Rossa di Sebastian Vettel, che confermò le difficoltà di inizio stagione di Maranello. Quarti e quinti i due “predestinati”, Verstappen e Leclerc.
La storia del GP di Cina
Se l’ultima edizione del 2019 ha rappresentato un appuntamento storico per la F1, il GP di Cina ha regalato emozioni e colpi di scena sin dal suo debutto, nell’ormai antenato 2004. Il 26 settembre 2004, la Ferrari di Rubens Barrichello stravinse quella gara, rappresentando però la prima di sole quattro vittorie in 16 anni per il Cavallino. In molti invece ricorderanno il GP di Cina forse più importante della storia, ai fini della vittoria di un Mondiale (da non omettere l’errore clamoroso di Hamilton nel 2007): il 16 ottobre di quell’anno infatti, la vittoria di Fernando Alonso (e il quarto posto di Fisichella) consegnarono un titolo costruttori storico alla Renault di Flavio Briatore.
Fernando aveva già vinto quello che sarebbe stato il primo di due Mondiali con la casacca francese. In non molti, dunque, sanno che il GP di Cina, spostato poi a inizio campionato, in realtà ha cominciato la propria avventura nel circus come terzultimo appuntamento stagionale nel 2004, per poi essere eletto addirittura come gara finale nel 2005. E quindi, logicamente, decisivo sempre per assegnare il titolo.
Altra storia è il primo leggendario successo di Red Bull (sembra clamoroso a dirsi ora) in un gran premio: sotto il diluvio di Shanghai, il 19 aprile 2009, Sebastian Vettel vinse quel GP, precedendo Mark Webber, interrompendo (seppur provvisoriamente) il dominio schiacciante di Brown GP.
Storie ormai secolari, che fanno capire però quanto bello sia il passato del nostro sport. Sperando che anche domenica vivremo emozioni simili (nonostante le forze in campo siano ben note), con lotte e duelli, come questo GP ci ha sempre insegnato. Ma in ogni caso, esiti scontati o meno, anche il GP di Cina 2024 farà storia.
Foto: F1, Fernando Alonso Official X