Wehrlein Conquista Misano: Una Vittoria al Fotofinish!

di Gabriele Moauro

Misano, dramma all’ultimo giro di gara 2: Rowland si ritira e Wehrlein si aggiudica il podio in una volata mozzafiato.

Il fine settimana di Misano ha offerto uno spettacolo di abilità e strategia, con il sabato che ha visto una competizione accesa, caratterizzata da un susseguirsi di cambi al vertice e un gruppo di piloti strettamente uniti fino agli ultimi tre giri. In contrasto, la gara di domenica ha presentato meno cambiamenti nella leadership, ma non è stata priva di sorprese e colpi di scena che hanno tenuto gli spettatori incollati fino all’ultimo secondo.

Il marchio Porsche ha dominato entrambe le giornate, per il meglio e per il peggio: se la vittoria di sabato è stata revocata a causa di una violazione tecnica legata al meccanismo del pedale dell’acceleratore, domenica ha visto un riscatto con un’altra vittoria. Mentre sabato era stato Antonio Felix da Costa a salire sul gradino più alto del podio, domenica è stato il turno di Pascal Wehrlein di brillare, inviando un messaggio chiaro per il campionato dopo un inizio di stagione sfortunato.

Wehrlein ha guidato una gara tattica, rimanendo tra i leader per la maggior parte della competizione, che è stata animata da numerosi sorpassi e incidenti. Questi ultimi hanno costretto diversi piloti a ritirarsi o a fermarsi lungo il circuito con danni significativi. A differenza di sabato, quando il gruppo si è diviso solo negli ultimi giri, domenica ha visto una separazione anticipata, con Oliver Rowland e lo stesso Wehrlein che hanno preso il largo.

Pascal Wehrlein, TAG Heuer Porsche Formula E Team, Porsche 99X Electric Gen3

Rowland, nonostante avesse a disposizione il 2% di energia in meno rispetto a Wehrlein, ha continuato a spingere e ha ripreso la testa della corsa a cinque giri dalla fine. Tuttavia, la differenza di energia residua ha reso evidente che avrebbe avuto difficoltà a mantenere la posizione nel finale, e infatti, a un giro dal termine, ha dovuto arrendersi e fermare la sua vettura a bordo pista, esaurita l’energia.

La delusione nel box Nissan era palpabile, con il team che, subito dopo la gara, ha espresso incertezza sulle cause che hanno portato Rowland a rimanere senza energia. Si sospetta un errore nella gestione o nella preparazione del software, soprattutto dopo la revisione della distanza di gara ridotta per la giornata di domenica. Ulteriori analisi saranno effettuate una volta che l’auto sarà tornata ai box per l’analisi della telemetria e dei dati raccolti. Questo incidente interrompe la serie di quattro podi consecutivi per Rowland e Nissan.

Wehrlein ha saputo sfruttare l’occasione, avendo a disposizione una maggiore riserva di energia, e ha condotto la sua Porsche alla vittoria con una guida intelligente, nonostante il confronto serrato con Rowland. Il pilota tedesco ha tagliato il traguardo con circa due secondi di vantaggio su uno dei suoi principali rivali per il titolo, Jake Dennis, che ha compiuto una notevole rimonta dalla nona alla seconda posizione.

Sul podio si è affacciato anche Nick Cassidy, che ha superato Nico Mueller per soli 50 millesimi in una volata al cardiopalma. I tre piloti sul podio sono tra i favoriti per la lotta al campionato, e la loro presenza conferma l’alta competitività della stagione. La ABT Cupra di Mueller, che ha lungamente occupato le prime posizioni e ha persino guidato la gara in alcuni momenti, ha comunque ottenuto un risultato lodevole, soprattutto in termini di classifica a squadre, grazie a una gestione dell’energia efficace nonostante alcune limitazioni del Powertrain Mahindra in termini di efficienza.

Mitch Evans, Jaguar TCS Racing, Jaguar I-TYPE 6, leads the field at the start of the race

Jake Hughes, partito dalla pole position, ha conquistato la quinta piazza, seguito da Sacha Fenestraz su Nissan, dimostrando la competitività del pacchetto giapponese nonostante il ritiro di Rowland, chiaramente legato a un errore nella gestione dell’energia. Sergio Sette Camara ha ottenuto un altro settimo posto, come nella giornata precedente, e spera di mantenere la posizione a differenza di sabato, quando è stato squalificato per aver superato il limite di potenza consentito.

La top ten si completa con Jean-Eric Vergne su DS, Max Gunther e Jehan Daruvala, portando così due Maserati in zona punti. Fuori dai primi dieci si sono classificati Sam Bird e Lucas di Grassi, seguiti dalla Mahindra di Edoardo Mortara, la ERT di Dan Ticktum e l’altra vettura indiana guidata da De Vries.

Una giornata sfortunata per Nato, Da Costa, Evans, Vandoorne e Buemi, tutti coinvolti in contatti che li hanno costretti a rientrare ai box per riparazioni o a fermarsi direttamente in pista, come il pilota neozelandese della Jaguar. Questi incidenti hanno creato un divario significativo con gli avversari e hanno aggiunto ulteriore dramma a un fine settimana già ricco di emozioni e colpi di scena.

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