Clamorosa notizia dell’ultim’ora che conferma le voci di settimane fa. Alpine in vendita è tristemente realtà: tutte gli scenari di un 2024 al collasso
Ennesimo colpo di scena in F1! Una triste notizia giunge ai fan francesi dell’Alpine: il team transalpino è infatti in vendita. Dopo che già circolassero voci su una possibile cessione del team francese, Alpine in vendita è una tristissima realtà odierna. Il suo ingresso nel 2021, dopo aver sostituito il marchio Renault (a sua volta entrato nel 2016 per Lotus), vede l’avventura in F1 al tramonto, dopo sole 4 stagioni. I risultati racimolati in quattro annate (includendo questa, ancora in corso) hanno sempre evidenziato ritmi altalenanti e tanta instabilità, in pista e fuori.
Già, perché se Alpine sia giunta a questa situazione, grandissima responsabilità è di dovere da attribuire anzitutto alla dirigenza, e in seguito a tutti i team principal succedutisi nel corso delle stagioni. L’ottimo lavoro di Davide Brivio nel 2022, i risultati poco esaltanti dell’ex Racing Point Otmar Szafnauer, e i disastri delle gestione di Bruno Famin, hanno condotto Alpine al baratro. Cambiare team principal ogni anno, non è sicuramente il 100% delle cause dell’orrore attuale, ma di certo gioca un ruolo impattante.
I dettagli e la “clausola” dell’Alpine in vendita
Le prime quattro gare del 2024, hanno inquadrato un’Alpine ultima forza su tutti i tracciati, persino dietro a Williams e alla claudicante Sauber, oltre che Haas, migliorata enormemente rispetto al 2023. La situazione si aggrava però se si denota il fatto che la scuderia francese abbia due piloti di gran caratura, i due francesi Ocon e Gasly. Il team tutto tricolore d’Oltralpe, rappresenta indubbiamente un gran freno a mano alle ambizioni in F1 sia dell’ex Force India, che di Pierre, i quali rischiano di non avere più chance da giocarsi nell’élite della F1. Ma quando è cominciato il tracollo? Al termine della stagione 2022, Alpine ha chiuso il campionato in quarta posizione nel costruttori, vantando la straordinaria coppia Alonso-Ocon.
C’è però un allarme, lanciato proprio da Fernando: “Ho ancora l’ambizione di lottare per avere successo e voglio far parte di un’organizzazione che si impegna a imparare, svilupparsi e avere successo. Aston Martin si sta chiaramente impegnando molto di più per vincere ed è una di quelle squadre più entusiasmanti della Formula 1 di oggi. Ho visto come il team abbia sistematicamente attratto persone fantastiche e mi sono reso conto dell’enorme impegno per le nuove strutture e risorse che si stanno allestendo a Silverstone. Nessuno in F1 oggi sta dimostrando una visione più ampia e un impegno così assoluto per vincere, e questo rendere l’opportunità per me davvero entusiasmante.“
Le dichiarazioni di Alonso sono un primo campanello d’allarme, denunciando forse l’inadeguatezza, forse l’arretratezza e la mancanza di competitività o ambizioni di Alpine. E il tracollo sembra poi inevitabilmente irrimediabile, specialmente se poi si sottolinea che Alpine non sia un team satellite, e non possa ricevere aiuti economici o di sviluppo della monoposto da nessuno. La presentazione di quest’anno, in grande stile, aveva già in parte anticipato cosa sarebbe avvenuto nel 2024. E anche Ocon e soprattutto Gasly, erano già consci di ciò. “Il lavoro davanti a noi è molto, non sarà facile tenere testa”, aveva detto proprio Pierre a proposito dell’A524.
Ma quali possibili scenari ora? Il team inevitabilmente riceverà innumerevoli proposte per l’apposita cessione, ma proprio riguardo ciò, Alpine ha stabilito un’importante clausola (o per meglio dire imposta da Renault): chi la sostituirà non potrà non essere motorizzato diversamente da Renault. Quando allora la scadenza di questo legame “di sangue” con Renault? Sicuramente non prima del 2026, data scelta non casualmente dai francesi, ma secondo alcuni non sarebbe da escludere che il vincolo imposto abbia fine nel 2029. Dettagli che però poco importano, poiché Alpine è ancora oggi realtà in F1, e rimarca tutti i possibili rischi che si affrontano quando si è isolati. Specialmente in un mondo così rapido come la F1.
Foto: BWT Alpine F1 Team