Macchine F1 2026, è già crisi? Simulazioni shock per tutti!

di Walter Izzo

Clamorose voci del paddock riportano grossi problemi per le macchine F1 2026, segnalando una carente aerodinamica e dati pazzi dalle simulazioni

Neppure si comincia e già si può disfare tutto. Nella giornata di ieri, come riportato dalla testata Motorsport.com, un nuovo denso polverone si solleva nel circus: problemi enormi per le macchine del futuro, le macchine F1 2026. Le vetture più innovative, rivoluzionarie e attese della storia della F1 infatti, sono ora un tema di dibattito più che mai acceso (e inatteso). Inatteso date anche le tempistiche, visto che siamo pressoché a metà 2024, e manca un anno e mezzo al debutto di quelle monoposto.

La grande rivoluzione proposta dalla F1 infatti, potrebbe essere radicalmente ridimensionata stando a delle indiscrezioni clamorose che girano nel paddock, provenienti dalle simulazioni di giorni e mesi fa. Una scadente aerodinamica, bassa resistenza e soprattutto ingestibilità delle macchine, caratterizzano (e macchiano indelebilmente) la nascita delle future monoposto.

Le immagini della presentazione della SF-24, con il dettaglio delle ali che può essere rimosso sulle macchine F1 2026

Le indiscrezioni che fanno suonare l’allarme vedono pertanto macchine in testacoda sui rettilinei, scarsa tenuta in curva e grossissimi problemi di bilanciamento. Come mediare? Come è possibile che solo nell’aprile 2024 si sia scoperto questo grave intoppo? Secondo le stesse voci che hanno propagandato la notizia, il vero patema tocca la flessibilità delle ali, che dettano ovviamente la stabilità in entrata e uscita di ogni singola curva. L’ala posteriore difatti, insieme all’attivazione del DRS, determinerebbe pesanti perdite di carico e peso aerodinamico delle vetture, con una ovvia scarsa tenuta delle macchine.

In parole più povere, e con un linguaggio meno tecnico, l’ala posteriore e il DRS scatenerebbero una velocità impressionante sul dritto, tanto da non essere bilanciata sufficientemente dall’asse anteriore. Questa situazione di pesante squilibrio provocherebbe testacoda a profusione, rendendo le macchine F1 2026 ingestibili.
Esatto, avete capito bene: una potenza talmente alta da far girare le auto sul rettilineo, con pericolosissimi testacoda a 300 all’ora.

F1 e i team alla ricerca di una soluzione

Come risolvere senza rivoluzionare tutto il concetto aerodinamico delle macchine F1 2026? FIA, F1 e i team (che collaborano democraticamente alla nascita delle nuove vetture) non hanno una risposta immediata, ma la situazione sembrerebbe quella di propendere per l’adozione di un’ala anteriore mobile. Una scelta che sarebbe rivoluzionaria, ma che di certo non è detto sia approvata da tutti i team.

In foto il modello standard delle macchine F1 2026, mostrano il totale ridimensionamento delle future monoposto al posteriore

Una nuova ala anteriore mobile, che appunto bilancerà l’instabilità vistosa del retrotreno, ha ovviamente costi incresciosi e rigorosamente elevati, e un eventuale danno a campionato in corso non gioverebbe alle fabbriche. I team più piccoli potrebbero così essere sfavoriti nei riguardi dei più grandi, creando così una disuguaglianza iniziale che andrebbe contro proprio l’esigenza di Domenicali e FIA, ossia partire tutti da 0 dalla stessa base.

Altre novità prevederebbero delle macchine (bolidi dovremmo dire) più compatte con carreggiate più strette, restringendo quindi le “barche” introdotte nel 2022. In molti già rimpiangono le vetture più anziane, quelle dove la velocità contava più di qualsiasi altra motivazione. Proprio perché anche la velocità è un tema caldissimo: stando a indiscrezioni di corridoio, queste macchine F1 2026, bilanciando l’ala posteriore con un’ala anteriore mobile, potrebbero perdere tantissimo nelle curve più lente, girando pertanto più lenti (questo è certamente da vedere) delle F2 attuali.

Ovviamente alcune chiacchiere restano e resteranno chiacchiere. Ma di una cosa si è certi: la tanto attesa rivoluzione, alla quale tutti (fan e team) osservano in dolce attesa, non può più aspettare e soprattutto deludere le aspettative altissime della vigilia. Il motorsport, nella sua fierezza e grandezza storica, è a un passo da un cambiamento (ambientale, storico e forse anche politico) irreversibile. E non è un caso, che ogni team principal parli già, insistentemente di 2026. E non è un caso neppure il fatto che molti piloti siano corteggiati nel ritornare nel circus, in virtù queste macchine F1 2026, la promessa rivoluzione. Ecco perché il 2026 è ancora lontano, ma è formalmente già iniziato.

Foto: F1, Audi.com, Scuderia Ferrari

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