Toto Wolff e i suoi mai così in basso. La Mercedes GP Giappone è l’ennesimo disastro di un 2024 povero di risultati. E c’è un record negativo
Un autentico disastro. Forse l’ennesima (e si teme non sia l’ultima) sciagura di una stagione ancora eterna. Il GP del Giappone ha rappresentato infatti, un altro gran premio fallimentare di un 2024 fin qui avaro di emozioni per il team tedesco. Ma soprattutto avaro di podi. Il miglior risultato ottenuto sin qui da Mercedes, in questo 2024 come detto da film dell’orrore, rimane il quinto posto di George Russell nella gara d’esordio del Bahrain.
Per il 7 volte Campione del mondo Lewis Hamilton, i dati sono i peggiori della sua carriera: ritiro a Melbourne, nono in Giappone, nono in Arabia Saudita e settimo a Sakhir (incredibilmente miglior risultato stagionale). Davvero numeri da brividi poiché non solo Mercedes è sempre arrivata molto distante dalla zona podio, ma ha dimostrato per lunghi tratti stagionali di essere inferiore alle due McLaren, e spesso alle spalle persino dell’Aston Martin di Fernando Alonso.
I soli 34 punti raccolti nelle prime quattro corse della stagione, non solo rappresentano un deficit enorme da Ferrari e Red Bull, ma il peggior inizio della storia della scuderia tedesca da quando è in F1 nell’era PU. Ma da dove sorgono i veri problemi della W15? Le curve veloci hanno sin qui rappresentato un calvario per la macchina di Stoccarda, come intravisto già a Jeddah e ora qui a Suzuka. Ma a rimbombare sulle prestazioni del team di Toto, è sicuramente l’usura gomma, e una velocità di gara, conseguentemente, inesistente. Tuttavia si è ancora in attesa di grossi sviluppi, presumibilmente visibili a Imola, per raddrizzare una stagione che fin qui, peggio di così non poteva iniziare.
L’ottimismo di Toto Wolff sulla W15
Questi numeri da capogiro, ha fatto storcere il naso (e non poteva essere altrimenti) anche all’artefice, a chi ha edificato un dominio su larga scala fino al 2021, Toto Wolff. Il team principal austriaco, 8 volte di fila campione del mondo costruttori, tuttavia prova a rilanciare i suoi e a difendere la prestazione della Mercedes GP Giappone. Toto ha così parlato a fine gara: “Abbiamo chiuso la gara così come l’abbiamo iniziata, con un settimo e un nono posto. Nel secondo e nel terzo stint siamo andati molto veloci e saremmo stati in lizza per il podio.
Il problema è stato il primo stint, atroce. Dobbiamo capire cosa ci ha penalizzati, se il caldo o l’eccessiva gestione di quella parte di gara. All’inizio la situazione sembrava stabile, poi il ritmo è drasticamente calato. A quel punto era chiaro che non potevamo più andare avanti”. Ciononostante le parole di Toto sembrano essere talvolta frutto di frustrazione e rabbia. Credere veramente che questa Mercedes nel GP del Giappone avrebbe retto a Ferrari (ma anche a Norris), è pura disillusione. E anche i numeri di giri (proprio sul tema degrado) confermano: Sainz ha percorso ben 7 giri in più con gomma dura, Norris addirittura 9, evidenziando i difetti della macchina di Brackley.
Toto ha proseguito: “Vogliamo avvicinarci a McLaren e lottare con la Ferrari per il secondo posto. Questo è il massimo a cui possiamo ambire quest’anno. Max è inarrivabile e nessuno potrà batterlo quest’anno. In F1 non conta arrivare secondi, terzi o quarti, conta solo vincere. Quello che possiamo fare però è battere i nostri avversari. Vogliamo vincere delle gare e stiamo lavorando in vista del 2026, anno che sarà caratterizzato da un grande reset e in cui avremo delle opportunità più realistiche di battere la Red Bull”.
Mollare non è mai la soluzione, e un vero leader come Toto lo sa. Ecco perché è necessario più che mai una soluzione, forse una magia, per rimettere in “pista” (in tutti i sensi) una Mercedes mai così brutta. E troppo brutta per portare il nome Mercedes.
Foto: Mercedes AMG-Petronas F1