Analisi qualifiche Suzuka 2024: pole di Max… ma rimpianto Norris!

di Stefano Zambroni

Questa mattina si sono concluse le sessioni di qualifiche che hanno stabilito la griglia di partenza. In pole position abbiamo il solito Max Verstappen, al secondo posto troviamo Sergio Perez, che non si qualificava secondo dal GP di Miami 2023, e al terzo posto c’è l’inglese della McLaren, Lando Norris.

Domani, dopo un anno, vedremo nuovamente occupare la prima fila le due Red Bull, con dietro di loro Lando Norris con la sua McLaren. Questa volta la squadra britannica è stata la vettura più vicina alla Red Bull in qualifica, con Carlos Sainz e Charles Leclerc rispettivamente in 4ª e 8ª posizione. Ma il pilota del team di Woking poteva puntare alla pole? Esaminiamolo insieme.

Lando Norris ha mancato la pole position per soli 0,247 secondi… ma dove ha avuto la meglio il pilota olandese? Dalla telemetria possiamo osservare che sul rettilineo iniziale, che è anche l’unico rettilineo dove è consentito l’utilizzo del DRS, la McLaren mostra di avere ancora una minore efficienza del Drag Reduction System, causando alla MCL38 una perdita di circa un decimo rispetto alla RB20 di Max Verstappen.

Questo problema è confermato dal fatto che nel rettilineo che precede il tornante finale, la velocità di punta della McLaren e della Red Bull sono identiche! Il DRS è stato infatti un punto debole per la vettura di Woking anche nel circuito dell’Arabia Saudita, il che ha costretto il povero Piastri a rimanere per svariati giri dietro al sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton.

Oltre al problema con il DRS, altri fattori hanno contribuito al motivo per cui Norris non ha ottenuto la pole position. Dalla telemetria notiamo che anche nelle curve 8 e 9 il gap comincia ad aumentare:

Lando Norris alza leggermente il piede dall’acceleratore, inizia a rallentare e poi preme il freno con più decisione rispetto a Max Verstappen, il quale alza il piede dall’acceleratore e preme il freno nello stesso momento, ma in modo graduale. Questo consente al tre volte campione del mondo di percorrere la curva con circa 15 km/h in più rispetto a Norris. Con una velocità nettamente superiore rispetto al pilota che porta il numero 4, il campione del mondo in carica è costretto a frenare molto prima del suo rivale. Anche se Norris riesce a percorrere la curva con una differenza di circa 30 km/h rispetto al pole-man, ciò non gli consente di avere un’uscita ottimale, perdendo così tutto il gap recuperato nel rettilineo che porta alla curva 10.

Proseguendo, il gap rimane costante e, come indicato in precedenza, i due piloti hanno delle velocità simili anche nel rettilineo che porta al tornante finale. Ora sorge il dubbio: “Quindi Norris ha commesso un errore?”. Andiamo a trovare la risposta:

Per capire se il pilota inglese della McLaren ha commesso un errore, confrontiamo anche il giro del suo compagno di squadra e quello di Carlos Sainz, giusto per avere un riferimento esterno.

Possiamo notare che anche se Piastri entra in curva 8 con più velocità rispetto a Norris, lo stesso non vale per Verstappen e Sainz, dove la RB20 rimane ancora la più veloce. Tuttavia, possiamo notare un comportamento “simile” tra i due compagni di squadra, anche se Piastri tende a sacrificare l’uscita della curva 9 favorendo l’entrata in curva 8, al contrario di Lando.

Rispondendo alla domanda posta all’inizio, la risposta è no. La Red Bull dimostra una migliore percorrenza nelle curve veloci rispetto sia a McLaren che a Ferrari, il team di Woking ha ancora lavoro da fare per raggiungere il team austriaco. Tuttavia, queste sono solo le qualifiche e ciò che conta è la gara. Quindi vedremo domani la distanza tra il team britannico e la squadra di Milton Keynes.

Autore: Racing Paddock

Foto: F1-tempo.com

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