F1, analisi passo gara Giappone: Ferrari impressionante, Red Bull si nasconde?

di Matteo Piva

La Ferrari conferma la competitività nei long run nel passo gara Giappone, ma la Red Bull non dà riferimenti. Sorpresa Mclaren?

La pioggia è stata la protagonista della sessione di FP2 sul circuito di Suzuka questa mattina, condizionando così il lavoro programmato dai team, in particolare in vista della gara di domenica mattina, al via alle ore 7 italiane. Nonostante ciò, alcuni team hanno dedicato gli ultimi 10 minuti delle FP1 al passo gara, in particolare le scuderie che avevano già completato la simulazione qualifica.

Passo gara Giappone: Fernando Alonso in azione durante la simulazione nel corso delle FP1, uno dei pochi ad averla svolta.
Passo gara Giappone: Fernando Alonso in azione durante la simulazione nel corso delle FP1, uno dei pochi ad averla svolta.

Il circuito di Suzuka ha sempre messo a dura prova gli pneumatici, con gare che sono sempre state caratterizzate da due soste, e per questo motivo la Pirelli ha optato per le tre mescole più dure a loro disposizione, ovvero la C1, la C2 e la C3, anche se ci aspettiamo che la C3 venga utilizzata principalmente per la qualifica, a meno di ultimi stint con poca benzina oppure eventuali Safety Car.

Però, quest’anno sarà sicuramente una nuova sfida per le gomme, principalmente per il fatto che cambia il periodo dell’anno. Infatti, a differenza dei precedenti appuntamenti, disputati ad ottobre, l’edizione 2024 si svolge ad aprile. Pertanto, a causa delle basse temperature, sarà più difficile mettere opportunamente in temperatura gli pneumatici, rendendo così anche meno efficace un eventuale undercut.

Infine, bisogna considerare l’eventuale rischio di pioggia: infatti, una caratteristica peculiare delle gare che si disputano in Giappone è l’incertezza delle condizioni meteo, con violenti acquazzoni che possono scatenarsi improvvisamente. Per quanto riguarda la giornata di domenica, saranno previste precipitazioni al mattino, con miglioramenti nel pomeriggio: pertanto, non è esclusa la possibilità che si possa partire con condizioni umide, per poi migliorare al termine della gara.

Oscar Piastri nel corso delle FP2 con gomme intermedie. Il pilota australiano è stato il più veloce in questa sessione.

Per quanto riguarda la simulazione passo gara, il primo pilota a svolgere dei long run è stato Lewis Hamilton. Il 7 volte campione del mondo è sceso in pista con la soft, ovvero la gomma C3, ed ha compiuto soli 7 giri, prima di tornare ai box, e riscendere in pista per le prove di partenza a fine sessione.

Il pilota inglese è partito da un tempo di 1:35.943, per poi alzare notevolmente i tempi giro dopo giro, segno di un elevato degrado, ma anche delle difficoltà che le Frecce d’Argento stanno attraversando in questo inizio di stagione. Sulla stessa lunghezza d’onda anche George Russell, che ha completato solamente 4 giri prima della bandiera a scacchi con la stessa mescola, ma con un trend molto simile al compagno di squadra.

La Red Bull invece è scesa in pista per la simulazione passo gara solamente con Max Verstappen, che ha scelto la gomma più dura, ovvero la C1, verosimilmente la mescola che sarà più utilizzata in gara. Il campione del mondo in carica ha compiuto solamente 4 giri, tutti sull’1:36, prima del termine della sessione.

Segue lo stesso programma del team rivale la Ferrari, con Charles Leclerc che ha portato a termine 3 giri con la mescola più dura, girando circa un secondo più veloce al giro di Verstappen; mentre Sainz ha compiuto 5 giri con la gomma soft, alternando i tempi tra l’1:35 e l’1:36.

Ma ricordiamo che è solamente la prima sessione di prove libere e che non siamo a conoscenza dei carichi di benzina adottati dai vari team.A tal proposito Helmut Marko ha dichiarato al termine delle FP2: “Siamo molto soddisfatti. Abbiamo portato numerosi aggiornamenti ed hanno funzionato. Ma il passo gara della Ferrari è stato impressionante: Leclerc era un secondo al giro più veloce. Ma questa non è la realtà. Se usi meno benzina nella macchina, come Ferrari è solita fare, sono vicini a noi“, ha concluso il consulente austriaco.

Analisi passo gara GP Giappone: tempi dei pochi long run nel corso delle FP1.

Completamente diverso invece è stato il programma della Mclaren, con entrambi i piloti che hanno compiuto 7 giri con la gomma media, ma girando tra l’1:33 e l’1:34. Pertanto, non può essere un dato di riferimento per le prime fasi di gara, ma si può supporre il team inglese abbia deciso di concentrarsi sull’ultimo stint, con pochi giri da compiere e con poca benzina a disposizione.

FOTO: Aston Martin Aramco F1 Team, Mclaren F1 Team, GPKingdom.

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