L’ANALISI: Hamilton in Ferrari nel 2025, quanti dubbi! Ma non si parli troppo presto…

di Stefano Zambroni

In tanti, già, criticano l’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari, convinti della coppia Sainz-Leclerc dopo la doppietta di Melbourne. Ma non ragioniamo “as good as the last race…”

As good as the last race“.
Purtroppo la filosofia della Formula 1 non cambia mai: le tue prestazioni saranno sempre giudicate in base al risultato della tua ultima gara. E non importa se tanto bene (o male) stai facendo quell’anno: l’ultima gara decreterà il voto alla tua carriera. La F1 è spietata, lo diciamo e lo ripetiamo ogni volta: la sua spietatezza, però, non deve oltrepassare il filo sottile che la trasforma in incompetenza, spesso alimentata dai social con commenti da bar e reazioni a caldo.

I social alimentano dubbi sull'approdo di Hamilton in Ferrari: occhio ai giudizi affrettati...
I social alimentano dubbi sull’approdo di Hamilton in Ferrari: occhio ai giudizi affrettati…

Un fenomeno, con l’era dei social, sempre più in crescita. L’ultima vittima? No, non è un pilota giovane. Non è un inesperto, non è un perdente, non è una scommessa e non è un pilota di secondo livello.
Parliamo di Lewis Hamilton, 7 volte campione del mondo, 103 vittorie, 104 pole position. Potremmo fermarci qui nel rispondere alle critiche, solo mostrando questi semplici numeri: invece ci spingeremo ad analizzare una situazione probabilmente bizzarra, visto che parliamo della terza gara stagionale di un anno da separato in casa, perchè Sir Lewis è già il passato a Brackley.

Hamilton in Ferrari: dubbi sull’età, ma il 2023 è da paura

Per farlo, prendiamo in considerazione l’ultima stagione. Se vogliamo dimenticarci il passato di Lewis Hamilton, allora guardiamo quantomeno l’ultima stagione: 3° posto nel mondiale con una Mercedes W14 che Toto Wolff definì “ignobile” e “non meritevole di vincere nemmeno una gara”. Medaglia di bronzo con una vettura mai compresa, mai capita e mai in grado di essere competitiva per vincere, nonostante una pole position da pelle d’oca in Ungheria.

A sorprendere sono anche i numeri: 59 punti di vantaggio su George Russell, tra le sorprese del 2022 ma rimesso al suo posto l’anno successivo, e soprattutto i tre secondi posti (quattro se si conta anche quello di Austin, poi squalificato) con una vettura decisamente inferiore alla Red Bull e, nelle performance globali, spesso quarta forza del mondiale dietro a due tra Aston Martin, Ferrari e McLaren. Se Russell infatti ha avuto davanti a lui (oltre ovviamente a Hamilton) anche le due Ferrari, la McLaren di Norris e l’Aston Martin di Alonso, Hamilton ha “vinto” il mondiale dei non Red Bull.

Carlos Sainz dopo la vittoria del GP di Melbourne: sarà lui a fare spazio a Hamilton in Ferrari
Carlos Sainz dopo la vittoria del GP di Melbourne: sarà lui a fare spazio a Hamilton in Ferrari

Hamilton in Ferrari al posto di Sainz: scelta giusta o sbagliata?

Veniamo però al clou del discorso: secondo molti, rimpiazzare Carlos Sainz con Lewis Hamilton in Ferrari è una scelta sbagliata. Discorsi probabilmente dettati, come sempre, dall’“as good as the last race”: davvero qualcuno, foste stati in Vasseur, avrebbe mantenuto in squadra Sainz per lasciarsi andare il più grande trasferimento nella storia della Formula 1? Discorsi che anche qui cesserebbero di esistere dopo questa domanda, ma che cercheremo di approfondire.

Innanzitutto, e non smetteremo mai di ripeterlo, Sir Lewis porterà a Maranello un tale “know-how (in italiano, “conoscenze e competenze”) che vale più di mille ingegneri. Mentalità, positività, pressioni, conoscenze, esperienza: Lewis Hamilton è forse il più grande uomo squadra nella storia della Formula 1, e non ha caso ha permesso ad un team come la Mercedes di vincere 6 titoli, creando così il binomio più vincente di sempre.

Servirà anche allo stesso Charles Leclerc, così da liberarsi di tante pressioni che ora si poggeranno sulle spalle del britannico. Oltre a ciò, un enorme vantaggio sta proprio nella posizione del monegasco: avrà poco da perdere e da dimostrare, perchè il confronto sarà sempre fatto con uno dei piloti più grandi della storia. “Perdere” la sfida con Hamilton in Ferrari significherebbe aver ancora da imparare per arrivare ad essere un grande campione (ancora nei limiti del concedibile per un futuro 27enne), batterlo significherebbe essere al livello dei grandi nomi e necessitare soltanto di una buona vettura per lottare al titolo.

Rimane poi l’ultimo, spinoso, argomento che dalle parti di Maranello non fa troppo piacere: la stampa spagnola, soprattutto dopo eventi straordinari, non è mai gentile nè con Ferrari, nè con Vasseur, nè con Leclerc. E proprio lo stesso Fred sta cercando in ogni modo di costruire un ambiente compatto: le provocazioni del giornalismo non sono più concesse, e se l’alternativa si chiama Lewis Hamilton in Ferrari beh, ci chiediamo come si possa dire di no al più vincente di sempre. Talmente vecchio da aver chiuso il mondiale 2023 al terzo posto, e dunque vincitore del “mondialino no-Red Bull“.

Foto: GPKingdom, Mercedes AMG Petronas F1 Team

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