Con il ritiro di Max Verstappen a Melbourne si rinnova il record imbattibile di Schumacher: il tedesco è l’unico pilota a non essersi mai ritirato e ad essere sempre salito sul podio
I record di Michael Schumacher, anche dopo quasi 12 anni dal suo ritiro, continuano a fare storia e sembrare irraggiungibili. Numeri da paura di una carriera con colpi da maestro, dall’aver riportato la Ferrari a vincere un mondiale dopo due decenni alle indimenticabili 91 vittorie e 77 podi, messi a segno anche e soprattutto in quella magica annata 2002.
Proprio in quell’anno infatti, Michael Schumacher scrisse la storia della Formula 1 in modo indelebile, tanto che già oggi alla terza gara nessun pilota può battere quel record. Un risultato storico, che già al momento della sua realizzazione face capire quanto di magico avesse fatto “il Kaiser”: in quella stagione, infatti, Michael Schumacher concluse 17 gare su 17 a podio. Il peggior risultato stagionale fu un terzo posto in Malesia, con 11 vittorie su 17 e il titolo mondiale vinto il 21 luglio di quell’anno, con 6 gare d’anticipo. Un risultato storico, il quale permise sia di raggiungere i 5 mondiali di Juan Manuel Fangio dopo 45 anni di attesa, sia di garantire il record di “vittoria del mondiale con maggior numero di gare d’anticipo”.
144 punti nel mondiale frutto di 11 primi posti, 5 secondi posti ed un solo terzo posto, come detto, in Malesia: Schumacher vince il titolo senza mai ritirarsi e finendo sempre a podio, staccando in classifica Barrichello (secondo, fermo a 77 punti) e Juan Pablo Montoya, il quale terminò a 50 punti, ad addirittura 94 punti da Schumi.
Il record imbattibile di Schumacher: anche nel 2024 sarà impossibile batterlo
Non fosse stato per Singapore, Max Verstappen lo scorso anno avrebbe eguagliato il record, per altro con solo due secondi posti in 23 gare (contro i 5 di Schumacher in 17 gare) e senza terzi posti, andando quindi anche a superare il record del 2002. Frasi tutte al condizionale, però: il Gran Premio di Singapore 2023 ha infatti spezzato tutto quanto di buono fatto da Red Bull e Super Max, con un quinto posto sul tracciato di Marina Bay che ha impedito al numero 1 di eguagliare il tedesco.
Peggio ancora nel 2024: alla terza gara su 24 è già impossibile per tutti battere il record. Il ritiro di Verstappen e l’arrivo fuori dal podio di Perez ha già infranto le possibilità di eguagliare il 100% di podi in una stagione, lasciando dunque il trono a Michael Schumacher (almeno) fino al 2025.
Sarà impossibile anche per gli altri piloti a podio battere il record: Norris è fermo a quota 1 in stagione (quello dell’Australia), mentre Leclerc e Sainz sono a 2. Se però il monegasco paga il quarto posto in Bahrain, Sainz in realtà è andato a podio nel 100% delle gare disputate (Bahrain e Australia), non avendo corso a Jeddah a causa dell’operazione all’appendice. Per la statistica, però, la scusante dell’appendice non è a sufficienza: Sainz è considerato comunque un partecipante del GP dell’Arabia Saudita, motivo per il quale anche lui (così come tutti gli altri 20 piloti, contando anche Bearman) non potranno eguagliare il record imbattibile di Schumacher.
Foto: Scuderia Ferrari, Michael Schumacher