GP di Donington, giorno di Pasqua 1993: Ayrton Senna realizza una delle più grandi imprese della storia della Formula 1, con il celebre “Lap of the Gods”
Pasqua di trentuno anni fa. Il calendario segna 11 aprile 1993: è un giorno importante non solo per tutti i cristiani, che festeggiano la Resurrezione, ma anche per Ayrton Senna, il quale stava per compiere una partenza che ancora oggi è nei libri di storia dello sport. Un giro che si trova ovunque tra i social: una tornata che, già dalla diretta, aveva scioccato tutti quanti gli appassionati incollati allo schermo durante il giorno di festa. Tanto che la Formula 1 stessa è chiarissima: nel descrivere il giro, le prime parole che si leggono sui canali ufficiali sono “Il giro migliore nella storia della F1?“. Una descrizione che parla da sola.
Siamo a Donington, Gran Bretagna. Alain Prost domina le qualifiche e segna la pole position: il suo rivale, Senna, è solo 4°, con un distacco di addirittura 1.5 secondi dalla pole position. Un qualcosa che non poteva accettare il pilota brasiliano, abituato ad essere nella situazione opposta, dove straccia gli avversari senza pietà sul giro secco. Qualcosa che ferisce dentro “Magic”, qualcosa che chiedeva una risposta forte ed immediata.
La domenica però cade una forte pioggia, e Ayrton diventa automaticamente il favorito per la vittoria del GP di Donington 1993 conoscendo le sue abilità sul bagnato. La partenza però non sorride a Senna: il brasiliano pattina leggermente in trazione, perdendo un’altra posizione e passando quinto. Mai, però, i suoi avversari si aspettavano che quella era solo l’ultima minima sbavatura di una giornata perfetta.
Il Lap of the Gods di Ayrton Senna a Pasqua 1993
Dalla seconda curva in poi, però, Senna inizierà ad inanellare sorpassi su sorpassi. Ayrton è entrato in quella che le nuove generazioni chiamano “God Mode“, la “Modalità Dio”, dove l’uomo mette a segno una prestazione ai limiti del divino. La sua McLaren brucia sorpassi prima su Schumacher, poi su Wendlinger, su Hill ed infine su Prost, a due curve dal termine del primo giro.
Esatto, avete capito bene: in una pista non certo facile per i sorpassi, con una pioggia battente e in praticamente mezzo giro, Ayrton Senna passa da quinto a primo.
È quello che venne definito il “Lap of the Gods”, il giro degli dei: da quinto a primo in nemmeno un giro, su una pioggia copiosa. La partenza è solo l’assaggio del dominio di Senna: al termine dei 76 giri il brasiliano ha doppiato tutti, eccezion fatta per Damon Hill, il quale non viene doppiato per questione di secondi. La Ferrari di Alboreto prende addirittura 6 giri di distacco, segnando quella che è stata probabilmente una delle più grandi dimostrazioni di forza della storia della Formula 1.
Alla conclusione del GP, tutti quanti sono esterrefatti. Johnny Herbert, 4° quel giorno al traguardo, disse: “Solo una parola per descrivere Senna: WOW. Donington 1993 resta una gara degna di passare agli annali come il più bel primo giro in tutta la storia dei Gran Premi“. Anche i piloti, dunque, rimangono a bocca aperta davanti alla grandezza di tutto ciò.
Senna si portò a casa la sua quartultima vittoria in carriera, con un trofeo particolarissimo: il GP era infatti sponsorizzato dalla SEGA, società nipponica di videogiochi per console, la quale consegnò alla leggenda brasiliana un trofeo raffigurante Sonic, celebre personaggio di fantasia dei videogames. Uno degli ultimi capolavori di un pilota immenso, che anche nel giorno di Pasqua 1993 seppe regalare ai suoi tifosi emozioni da pelle d’oca.
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