La scuderia di Maranello ha tutta l’intenzione di continuare a mettere pressione sulla Red Bull per le prossime gare: in arrivo degli aggiornamenti della SF-24 in Giappone.
Fred Vasseur è stato chiaro sul comportamento da adottare in Australia: approccio aggressivo e pressione sui rivali. Next stop? Suzuka. Dopo la magistrale doppietta Ferrari a Melbourne, che ha fatto emozionare i Tifosi, alla scuderia di Maranello si pensa già alla prossima gara, il Gran Premio del Giappone, dove verranno anticipati degli aggiornamenti aerodinamici anche in vista del Gran Premio di casa, Imola, nonché prima gara europea.
Non c’è dubbio che la SF-24 sia una monoposto molto più competitiva rispetto a quella della passata stagione con un ottimo passo gara, molto più affidabile e stabile; tutte qualità che la sua sorella maggiore non possedeva. Già ad Albert Park aveva debuttato una nuova ala posteriore della SF-24 e questo era stato il primo dei vari aggiornamenti in programma per la scuderia di Maranello.
“Io e Charles eravamo d’accordo sulle cose da migliorare. Abbiamo dato indicazioni chiare, gli ingegneri a Maranello ci hanno ascoltato lavorando bene, e il risultato è una macchina che ora ci permette di andare più forte e di divertici. Quando hai una vettura così bella da guidare, puoi vincere” – ha fatto sapere Carlos Sainz, che dal 2025 non sarà più in Ferrari.
Aggiornamenti della SF-24 in Giappone: quali saranno?
Gli aggiornamenti della SF-24 che la Ferrari porterà sulla pista di Suzuka riguarderanno soprattutto le pance più estreme e con le bocche dei radiatori più strette, ma si sta pensando anche all’introduzione di un fondo modificato. Siamo consapevoli che torneremo a vedere una Red Bull molto dominante sulla pista nipponica, soprattutto sullo snake iniziale, ma la Rossa non intende demordere, non ora che sembra aver trovato la formula giusta.
Inoltre, il weekend in Giappone è la prima possibilità utile per testare gli aggiornamenti prima del Gran Premio di Imola, in quanto sia in Cina che a Miami è previsto il format della Sprint. Per cui, con una sola sessione di prove libere a disposizione, l’introduzione di nuove modifiche non risulta essere l’ideale.
Foto: Scuderia Ferrari