Ottima sessione delle Ferrari, competitive sia sul giro secco che sul passo gara. Red Bull in difficoltà con Perez, ma Verstappen si nasconde.
Nella mattinata italiana, è la Ferrari a regalare il primo spiraglio di sole ai Tifosi, chiudendo in testa le FP2 del Gran Premio di Australia con Charles Leclerc. Ma se sul giro secco la Ferrari è sempre stata abbastanza competitiva, stavolta si sono visti segnali molto incoraggiani anche nella simulazione del passo gara, effettuata negli ultimi minuti della seconda sessione di prove libere. Innanzitutto, bisogna premettere che ci sono state condizioni molto difficili sin dalla prima sessione, pertanto non tutti i risultati potrebbero essere attentibili. Infatti, la pista era abbastanza sporca e c’erano inoltre raffiche di vento insidiose.
Un altro aspetto fondamentale riguarda le gomme portate dalla Pirelli: infatti, a differenza del 2022 e del 2023, l’azienda milanese ha deciso di scartare la gomma C2, che ricordiamo consentì ad Alexander Albon di effettuare nel 2022 l’intera gara con gli pneumatici più duri, per poi fare il pit stop all’ultimo giro. Quindi, per l’edizione del 2024, la Pirelli porterà le gomme C3, C4 e C5, sperando che magari si possa avere una gara più emozionante con 2 soste ai box.
Partiamo per una volta dalla Ferrari: il team di Maranello ha dedicato gli ultimi 15 minuti all’incirca per la simulazione gara, dopo aver fatto più simulazioni di qualifica. Entrambi i piloti hanno scelto di provare la gomma C4, ovvero la mescola media, e hanno ottenuto riscontri interessanti. Infatti, Charles Leclerc, dopo aver ottenuto il miglior tempo della sessione, ha compiuto 8 giri, non scendendo sotto il tempo di 1:23.0, ad eccezione del giro 4, dove è arrivato lungo sull’erba in curva 1, e del giro 7.
Invece, Carlos Sainz, ottenuta l’idoneità per correre dopo l’operazione, ha compiuto 9 giri, ma restando più altalenante sul 1:23. Inoltre, è da sottolineare il fatto che non conosciamo ancora la tenuta fisica dello spagnolo dopo i problemi di salute, e pertanto bisognerà vedere anche se sarà in grado di completare tutti i 58 giri della gara di domenica.
Non ci sentiamo però di dire che la Ferrari sia la favorita, perchè la Red Bull di Verstappen ha svolto un programma “in ritardo” dopo l’escursione nele FP1, completando solamente 4 giri di simulazione passo gara, che è sembrato comunque in miglioramento ad ogni giro. Invece, Sergio Perez ha riscontrato un po’ più di difficoltà, anche confrontando a parità di condizioni la sua simulazione con quella della Mclaren di Oscar Piastri. Infatti, dopo un paio di giri sul tempo di 1:22, il pilota messicano è sceso rapidamente sull’1:23, per poi chiudere la simulazione con 3 giri sull’1:24, segno che comunque il team austriaco non è così dominante come le prime 2 gare della stagione.
Bisogna comunque porre attenzione anche sulla McLaren: infatti, nonostante una simulazione qualifica un po’ complicata, il team inglese si è dimostrato molto competitivo sul passo gara. Oscar Piastri ha completato ben 12 giri, risultando ad ogni giro più veloce di Sergio Perez, considerando che hanno svolto la simulazione pressochè nello stesso momento. Invece, Lando Norris ha preferito effettuare una simulazione qualifica in più, ma ciò nonostante i 9 giri su gomme medie sono risultati molto competitivi, quasi a livello di Charles Leclerc.
Rappresenta un’incognita invece la Mercedes, con Russell che ha compiuto solamente 6 giri, mentre Hamilton ha riscontrato difficoltà per tutta la sessione, rientrando ai box dopo solamente un giro di simulazione gara lamentando problemi sulla sua vettura.
Nel midfield, da sottolineare la simulazione della Aston Martin, con Alonso e Stroll che sono stati in grado di girare costantemente sull’1:23, completando anche numerosi giri. Per contro, bisogna evidenziare il degrado, che sembra essere arrivato principalmente per Alonso, con i tempi che sono improvvisamente saliti di circa un secondo dopo il decimo giro.
Da sottolineare anche i progressi della VCARB, dopo che probabilmente hanno raccolto molto meno di quanto ci si aspettava nelle prime due gare della stagione. In particolare, Tsunoda e Ricciardo si sono posizionati intorno alla top ten per quanto riguarda la simulazione qualifica, mentre la simulazione gara è stata pressochè costante fino all’ultimo giro.
Traendo delle conclusioni, si riesce comunque a vedere che la maggior parte dei piloti hanno impiegato circa 2 giri per riuscire a mettere in temperatura gli pneumatici, e questo potrebbe essere un aspetto cruciale anche per quanto riguarda la partenza e i primi giri della gara, in quanto i team che prima riusciranno a riscaldare sufficientemente le gomme avranno subito la possibilità di allungare sugli inseguitori.
FOTO: Scuderia Ferrari, Mclaren F1 Team, GPKingdom