L’ANALISI: c’è un problema ritiri in F1. Ora serve cambiare

di Stefano Zambroni

Ormai è sempre più problema ritiri in F1: per la prima volta nella storia, nessuno ha terminato anzitempo la gara inaugurale del mondiale. E così lo spettacolo…

Zero.
No, non è il voto del GP del Bahrain (non che meriti valutazione più alta), ma il numero di ritirati nella gara inaugurale di ieri. E zero sono anche le volte nel quale, nella storia della Formula 1, ciò è accaduto: per la prima volta nella storia, infatti, tutti i partecipanti alla prima gara sono arrivati al traguardo.

Certo, innegabile che vanno fatti i complimenti a meccanici e ingegneri: corpi di squadre che lavorano al millimetro e alla ricerca del millisecondo, anche se si trovano ultimi in classifica e con poche speranze di miglioramento. Non si può però pensare che, nel passato, fossero tutti incapaci: ecco allora che, forse, la Formula 1 ha un problema ben più grosso del lecito e storico dominio di Verstappen, ed è un problema chiamato “mancanza di ritiri“.

Problema ritiri in F1: l'ultimo problema di Max Verstappen risale al 10 aprile 2022
Problema ritiri in F1: l’ultimo problema di Max Verstappen risale al 10 aprile 2022

Premessa: no, nessuno vuole incentivare ad incidenti o a situazioni gravi in pista, ma non bisogna nemmeno far finta di nulla. Pochi, probabilmente nessuno ne parla, ma la perfezione di queste nuove auto è probabilmente ora diventata troppa perfezione. E ciò porta, ahinoi, a scordarci di vittorie come quelle di Gasly a Monza, di Ocon in Ungheria, di Ricciardo a Monza, e tutta una serie di eventi storici della Formula 1 che si, sono nati da un ritiro.

Perchè i ritiri sono una parte importante della F1

Sono vari i motivi per il quale un ritiro è comunque un fattore che da sempre caratterizza questo sport. In primis, ovviamente, c’è lo spettacolo: una Safety Car sbagliata, o peggio ancora una bandiera rossa, taglia spesso le gambe ad alcuni e stravolge la gara di altri. Pensiamo ad esempio a Monza 2020: un normale problema di affidabilità ferma la Haas, e da una quasi certa vittoria di Hamilton si conclude con un podio formato da Gasly su AlphaTauri, Sainz su McLaren e Stroll su Racing Point.

E il secondo motivo è proprio legato ai piccoli team: pochi ritiri significano per loro poche possibilità di poter ottenere grandi risultati. Non è un caso, infatti, che soltanto tre team negli ultimi 50 GP hanno vinto una gara, e si tratta ovviamente di Red Bull, Ferrari e Mercedes. Significa anche poche possibilità di farsi vedere per i piccoli piloti: al grande pubblico, purtroppo ma comprensibilmente, interessano le prime posizioni, ed è chiaro che senza variabili esterne è difficile, difficilissimo per un pilota farsi notare (basti pensare ad Hulkenberg, protagonista di una stagione magistrale nel 2023 ma riconosciuta da pochissimi viste le basse posizioni).

Ultimo, ma non per importanza, viene da chiedersi se questo nuovo concetto aerodinamico non abbia reso queste vetture troppo “facili” da guidare. In merito, risuonano ancora le parole di Lando Norris: “Le nuove vetture sono più pesanti, più semplici da comprendere e meno divertenti da guidare“.
E se una volta i rookie di alto livello (i vari Hamilton, Verstappen e Leclerc) facevano anche grossi errori ed incidenti nelle prime stagioni, oggi talenti di alto livello come Piastri o peggio ancora come Lawson, buttato in macchina senza preavviso, non vanno oltre qualche sbavatura e piccole imprecisioni.

GP Bahrain 2024: per la prima volta nella storia, zero ritiri in una gara inaugurale
GP Bahrain 2024: per la prima volta nella storia, zero ritiri in una gara inaugurale

Ci teniamo a ribadire il fatto che nessuno guarda le gare con occhio cinico di chi aspetta un ritiro o peggio ancora un incidente (ben venga la sicurezza, sempre!), ma la Safety Car e i colpi di scena dovuti all’affidabilità sono parte di questo sport e dimenticarsene è da stolti. Significa che quelle astronavi che vediamo in pista sono migliorabili e imperfette, significa che anche i piloti, alla fine, sono umani e possono sbagliare.

L’affidabilità ha raggiunto un livello troppo alto? Probabilmente sì. Allo shakedown nessuna squadra ha avuto particolari problemi, nei test (eccezion fatta per tombini e qualche acciacco della Williams) nessuno ha avuto grossi problemi e, di nuovo, ieri in Bahrain si sono visti alcuni “difetti di gioventù” ma nessun errore critico. Visto il trend, dunque, si rischia quest’anno di scendere, per la prima volta nella storia, sotto la media di due ritiri a gara in una stagione.

Media ritiri per stagione in F1:

Media ritiri F1 2024: 0.0 (stagione in corso)
Media ritiri F1 2023: 2.09
Media ritiri F1 2022: 2.86
Media ritiri F1 2021: 2.31
Media ritiri F1 2020: 3.05

Foto: Formula 1

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