Il paddock di Formula 1 è rimasto sbalordito dal flop della casa di Enstone: e ora la crisi Alpine rischia di durare a lungo…
Se c’è grande fermento per una Formula 1 che sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) ritornata ad essere più competitiva in vetta, c’è chi, purtroppo, deve far conto ad una situazione terribile: in Bahrain è totale crisi Alpine, ed ormai non ci sono più dubbi. Una situazione che, come detto, sfiora i limiti dell’assurdo, considerato che lo scorso anno i francesi hanno addirittura ottenuto due podi stagionali, una quota che mancava dal 2021.
Le due foto del “buio” Alpine
In queste due foto, infatti, si possono notare due dettagli che sottolineano davvero il momento di crisi totale: il primo è l’aiuto dei meccanici Red Bull a raffreddare la vettura, vista la poca affidabilità della A524. L’aiuto di avversari nel paddock è normale in certe circostanze, ma qui si evince una chiara difficoltà (e anche imbarazzo) dei meccanici a gestire una vettura che sembra davvero essere nata male.
Il secondo, invece, sono le 20 prese d’aria per lato sul cofano motore: la PU Renault è la più debole della griglia, e lo è per distacco. Giusto per darvi una stima: Ferrari ha solo due prese d’aria, Red Bull ne ha tre. Addirittura venti aperture sul bodywork sono chiaramente inusuali, e rappresentano un record per le vetture di nuova generazione.
McLaren 2.0? Difficile…
Una situazione ancor più drammatica di quella della McLaren ad inizio 2023: tra volti delusi di Gasly ed Ocon e alcuni membri Alpine quasi con le lacrime agli occhi per lo shock e per l’imbarazzo di essere “l’ultima in classifica”, sembrano esserci poche speranze per il 2024 di Enstone.
Foto: X.com, Alpine F1 Team